Re Carlo e Camilla a Roma: una visita storica alla Santa Sede
DALLA NOSTRA INVIATA
ROMA – Re Carlo e Camilla atterrano nel pomeriggio per la visita di Stato alla Santa Sede: primo incontro con Papa Leone XIV e svolta storica dopo 500 anni dallo Scisma anglicano. Re Carlo non ha mai nascosto il suo profondo interesse per la fede. «La religiosità di re Carlo e il suo interesse ecumenico per fedi diverse l’ha preso dal padre, Filippo. E quanto al divieto ai cattolici nella Royal family, in realtà oggi alcuni esponenti della famiglia Windsor sono cattolici. A partire dalla scomparsa duchessa di Kent, convertitasi nel 1994: ero al funerale cattolico alla Westminster Cathedral di Londra con il sovrano, i principi di Galles e molti esponenti della famiglia Windsor», dice al Corriere lo storico Hugo Vickers, vicino alla famiglia reale, per una vita al principe Filippo e ora proprio al duca e alla duchessa di Kent, riporta Attuale.
Re Carlo diventa Confratello dei monaci.
«Beh, credo proprio sia la prima volta in una vita spesa a cercare il dialogo tra le religioni che il sovrano riceva la nomina per un ruolo in un’altra fede», commenta Vickers.
Il legame con il passato e la religione.
«Ricordo che il duca di Edimburgo mi diceva che era personalmente curioso di esplorare fedi diverse, e questo desiderio è stato influenzato dalla madre, la principessa Alice, che ha influenzato l’attitudine verso un’idea ecumenica della religione. Proprio quello che dimostra questa visita di Carlo da Papa Leone XIV. Sin dalla sua incoronazione nel 2023, ha voluto esponenti di fedi diverse durante il rito, e in tutti i grandi momenti religiosi del suo regno ha voluto le porte aperte a esponenti di varie fedi», aggiunge Vickers.
Regina Elisabetta e l’approccio tradizionale alla fede.
«Per Elisabetta la fede era più tradizionale, non si poneva dubbi, credeva fermamente e era devota alla messa della domenica», afferma lo storico. «L’attitudine di Carlo, invece, è notevolmente diversa, sia rispetto a quella della madre che del marito Filippo».
L’erede al trono e la sua visione religiosa.
«Si dice che William abbia meno interesse verso l’aspetto religioso rispetto a re Carlo. È una possibilità che non sia più capo della Chiesa d’Inghilterra quando regnerà, ma lo vedremo in futuro», osserva Vickers.
Prega insieme a Papa Leone XIV nella Cappella Sistina.
Questa visita segna un gesto significativo per il progresso ecumenico, oltre 500 anni dopo lo Scisma anglicano del 1534. «Il funerale cattolico della duchessa di Kent è un ulteriore passo verso l’ecumenismo», conclude Vickers.
Funerale storico e nuove aperture.
Officiato a Westminster Cathedral dal cardinale Vincent Nichols, che accompagna re Carlo in questa visita, il funerale ha rappresentato una novità per la Royal family. «In realtà, re Carlo prese parte a una messa per Giovanni Paolo II nel 2005, prima di volare a Roma», precisa Vickers. Il funerale della duchessa di Kent ha avuto una dimensione simbolica, descrivendo l’integrazione tra le tradizioni royal e cattoliche.
La conversione della duchessa di Kent al cattolicesimo.
«La duchessa si convertì dopo esperienze traumatiche, dovute a perdite nel suo percorso da madre. Questo, unito al valore della vita sin dal concepimento, l’ha avvicinata alla religione cattolica. Oggi, alcuni dei suoi figli hanno scelto la fede cattolica, mentre il principe di Kent ha perso i diritti di successione per le nozze cattoliche», spiega Vickers.
Modifiche alle regole matrimoniali della Royal family.
«Oggi il divieto per i matrimoni con donne cattoliche è stato abolito. Katharine si convertì dopo le nozze, e ora la legge permette tali unioni all’interno della famiglia reale», conclude Vickers.