Regionali, FdI si fa sentire: Donzelli annuncia zero bandierine

12.07.2025 03:25
Regionali, FdI si fa sentire: Donzelli annuncia zero bandierine

Analisi delle Elezioni Regionali: Riflessioni su Fratelli d’Italia e le Prospettive del Centrodestra

Roma, 12 luglio 2025 – Nel contesto delle prossime elezioni regionali, Giovanni Donzelli, responsabile dell’Organizzazione di Fratelli d’Italia (FdI), ha dichiarato: “Ci confronteremo con gli alleati, sceglieremo in ogni regione il miglior candidato possibile, senza cercare di mettere le bandierine a tutti i costi. Non facciamo il gioco del Monopoli”. Queste parole evidenziano la volontà del partito di non cadere nella trappola della spartizione delle cariche, una pratica che rischia di minare la coesione del centrodestra. Infatti, attualmente, Forza Italia è al governo in 5 regioni, mentre la Lega gestisce 4, e FdI solo 3, segnalando così un netto squilibrio rispetto al sostegno elettorale che FdI ha guadagnato, stimato attorno al 28,9% secondo gli ultimi sondaggi di [Termometro politico](https://attuale.info/).

Il partito, consapevole del “mal di pancia” interno, si preoccupa di ribilanciare la propria rappresentanza in vista delle imminenti elezioni regionali che interesseranno regioni cruciali come Veneto, Toscana, Puglia, Campania e Marche, oltre a Valle d’Aosta. È evidente la necessità di un accordo quadro per garantire una strategia unitaria e coesa per la scelta dei candidati, tenendo conto delle dinamiche regionali che influenzano non poco l’esito delle elezioni.

Particolarmente rilevante è la situazione tra Campania e Toscana, dove il veto posto dal presidente della regione Campania, De Luca, sul candidato del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico, complica ulteriormente le dinamiche politiche, ritardando altre ufficializzazioni. Questa situazione si presenta simile a un “valzer di panchine”, tipico del calciomercato, in cui ogni movimento ha il potenziale di influenzare le alleanze future.

In Toscana, il governatore uscente Giani ha già annunciato la sua disponibilità per un secondo mandato, sfruttando l’alto gradimento di cui gode, e il Partito Democratico (Pd) è chiamato a rispondere alle sfide di un territorio che, storicamente, è sempre stato un bastione della sinistra, ma che oggi appare meno invulnerabile rispetto al passato.

Per quanto riguarda il Veneto, la situazione sotto la guida di Zaia si complica ulteriormente, specialmente in virtù dell’impossibilità di non candidarsi nuovamente. Le minacce del governatore di creare una propria lista possono rivelarsi problematiche per il centrodestra, il quale è altresì desideroso di mantenere un ampio bacino di voti in un’importante regione dove il sostegno a Zaia rimane forte.

Con sguardo al futuro, Fulvio Martuscielllo di Forza Italia ha anticipato che ci sarà un vertice tra i leader nazionali nei prossimi giorni, tappa fondamentale per delineare strategie comuni e rafforzare l’unità all’interno della coalizione. Questo incontro assume una rilevanza senza precedenti, in quanto potrebbe determinare l’orientamento delle forze politiche in vista della competizione elettorale autunnale.

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