Roma, 13 luglio 2025 – È stato aperto un procedimento nei confronti del padre di Riccardo Boni, il 17enne deceduto dopo essere rimasto sepolto in una buca scavata da lui stesso sulla spiaggia di Montalto di Castro (Viterbo). L’accusa formulata è di omicidio colposo; tuttavia, come evidenziato da La Repubblica, si tratta di “una misura necessaria”. L’uomo viene indagato “non per sospetti nei suoi confronti o accuse dirette, ma in virtù di un obbligo legale di fronte a una tragedia di tale gravità”, si legge nel comunicato. La procura di Civitavecchia ha avviato un’inchiesta per disporre l’autopsia e, in simili circostanze, è obbligatorio esaminare le possibili responsabilità da parte dei genitori.
Il giovane romano si trovava in vacanza con la famiglia (padre, madre e tre fratelli) presso il campeggio Village California. Non ci sono dubbi sulla dinamica dell’incidente, sebbene un fattore cruciale possano essere stati i 40 minuti necessari per estrarlo dalla sabbia. Il primo a comunicare che Riccardo giaceva sotto la sabbia era stato il suo fratellino di 5 anni; però, le sue parole furono trascurate nei frangenti concitati delle prime ricerche. Solo quando la madre ha realizzato la situazione, è stato il bambino, che aveva assistito al crollo del tunnel, a rivelare il punto esatto dove si trovava il 17enne, riporta Attuale.