Rifiuti sulle spiagge di Dubrovnik: emergenza e intervento del sindaco

27.11.2025 18:25
Rifiuti sulle spiagge di Dubrovnik: emergenza e intervento del sindaco

Accumulo di rifiuti a Dubrovnik: intervento d’emergenza in seguito ai forti venti dal sud

La città di Dubrovnik, meta turistica di punta sulla costa croata, affronta una grave emergenza ambientale a causa di ingenti quantità di rifiuti che si sono accumulate nella città vecchia e su alcune spiagge vicine. L’accumulo è stato causato dalle correnti del mare Adriatico, intensificate da venti meridionali, che hanno trasportato rifiuti principalmente dall’Albania, un fenomeno già noto in passato, riporta Attuale.

I rifiuti, costituiti da plastica, metallo e materiali medici, hanno costretto il sindaco Mato Frankovic a attivare un piano di emergenza. Questo piano coinvolge i dipendenti dei servizi di nettezza urbana e quelli del porto, i quali si concentreranno, in particolare, sulla pulizia delle spiagge, con un’attenzione speciale per la spiaggia di Banje e la zona storica circondata dalle mura. Si stimano due o tre giorni per completare le operazioni di rimozione, ma la possibilità che parte del materiale recuperato venga riciclato rimane incerta.

Dagli anni scorsi, durante i mesi invernali, l’arrivo di rifiuti via mare è un problema ricorrente a Dubrovnik, quasi sempre di origine albanese. Il Ministero degli Esteri croato sta cercando soluzioni con il governo albanese, proponendo anche aiuti economici per migliorare la gestione dei rifiuti.

L’Albania affronta gravi difficoltà nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti, con il 77% dei rifiuti che termina in discarica e meno del 20% riciclato. Il resto viene bruciato o non raccolto, e molte aree costiere e fiumi risultano inquinati da plastica. La gestione della raccolta è frammentata e si affida a enti locali con risorse limitate; la separazione e il riciclaggio sono quasi assenti in molte zone.

Anche Dubrovnik presenta sfide nella gestione dei rifiuti, specialmente durante l’estate, quando la popolazione di 42.000 abitanti si espande a circa 4,5 milioni di turisti. Dal 2020, la città ha avviato pratiche per ridurre l’uso della plastica, e l’amministrazione sta esplorando metodi di monitoraggio satellitare per fermare i rifiuti in mare prima che raggiungano la costa.

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