Dalla cura della celiachia alla procreazione assistita, dalle malattie rare alla consulenza genica, con l’aggiornamento dei nuovi tariffari vengono garantite nuove cure su scala nazionale: ecco quali sono
Dopo oltre 20 anni, con il cosiddetto “Decreto Tariffe”, sono stati aggiornati i nuovi nomenclatori tariffari per le visite specialistiche ambulatoriali e per l’assistenza protesica. L’aggiornamento ha riguardato oltre tremila prestazioni e, cosa ancora più importante, introduce molte cure generalmente previste dai Lea, i livelli essenziali di assistenza alle quali le aziende sanitarie sono chiamate a uniformarsi su scala nazionale, ma che non avevano ancora trovato applicazione pratica fino a oggi. Si partirà a partire dal 2025 (il decreto entrerà in vigore il prossimo 30 dicembre) e riguarderà più prestazioni sanitarie: scopriamo quali.
Dalla celiachia alla procreazione assistita: tutte le novità per la specialistica ambulatoriale
Tra le novità che le Regioni dovranno erogare su tutto il territorio nazionale ci sono le prestazioni di procreazione medicalmente assistita. In questo caso sono state applicate, di fatto, le tariffe dell’Emilia Romagna che comprendono la remunerazione di tutti i cicli del percorso delle coppie assistite. Ma ci sono novità anche per la diagnosi e il monitoraggio della celiachia e delle malattie rare che diventeranno operative su tutto il territorio nazionale.
Aggiornamenti anche nel campo della diagnostica per immagini, dove vengono elencate una serie di indagini strumentali di alta precisione in grado di consentire diagnosi più rapide e affidabili. Introdotte inoltre, su scala nazionale, prestazioni di enteroscopia con microcamera ingeribile, importanti per individuare eventuali patologie dall’apparato digerente, mentre vengono implementati anche gli screening neonatali.
Viene introdotta inoltre la consulenza genetica per coloro che si sottopongono a un’indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico e si aggiornano radicalmente le prestazioni di radioterapia. In questo ambito viene introdotta su scala nazionale la radioterapia stereotassica, una tecnica radioterapica d’avanguardia che consente di somministrare con estrema precisione dosi di radiazioni molto elevate a bersagli tumorali di piccole dimensioni ottenendone la distruzione attraverso la necrosi tumorale. Ma, nel nuovo tariffario c’è anche l’adroterapia, una forma di terapia utilizzata per trattare tumori generalmente inoperabili e la radioterapia con braccio robotico.
Cosa cambia per chi deve ricorrere alle protesi
Ma le novità non coinvolgono solo le visite specialistiche, ma anche chi deve ricorrere a protesi, ovvero a dispositivi volti a sostituire una parte del corpo mancante o non funzionante. In questo caso viene ampliato il ventaglio di ortesi e protesi a cui si può ricorrere, tenendo conto di molti dispositivi prima non inclusi, o finanziati solo in parte. E le novità sono molto importanti, soprattutto per quel che riguarda la disabilità.
Vengono infatti introdotti nuovi ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità), apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti. Ma non solo: nel nuovo tariffario figurano anche gli arti artificiali a tecnologia avanzata e i sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.
Una vera e propria rivoluzione insomma che dovrà però scontrarsi sui due grandi talloni d’Achile della nostra sanità: il sotto finanziamento delle prestazioni e l’annoso problema delle liste di attesa. Che rendono, di fatto, già inutili molte prestazioni che sono garantite gratuitamente dal nostro Servizio sanitario pubblico.