Roberta Rei condivide la sua esperienza di aborto spontaneo nel giorno del suo 40esimo compleanno
Roma, 21 agosto 2025 – “È stato il periodo più difficile di sempre. Improvvisamente incinta, improvvisamente felice come mai nella vita. A quattro mesi inoltrati poi ‘la natura ha scelto per te’ e il dolore più grande. Oggi sarebbero stati 7 mesi”, riporta Attuale.
La giornalista Roberta Rei, conosciuta per il programma ‘Le Iene’, ha scelto di aprirsi su un tema intimo e doloroso in un post su Instagram, condividendo la sua terribile esperienza di un aborto spontaneo avvenuto al quarto mese di gravidanza. Questo gesto ha reso omaggio a molte donne che, ogni giorno, affrontano in silenzio il proprio dolore, nascondendo le proprie sofferenze dietro sorrisi e quotidianità.
Raccontando la sua storia, Roberta ha creato un legame profondo con coloro che hanno subito esperienze simili. La sua narrativa si snoda tra i ricordi dolorosi e l’assoluta fragilità che accompagna questi eventi, portando alla luce un’esperienza universale e condivisa da molte donne. La giornalista ha descritto la sua gioia iniziale e la successiva devastazione con parole che colpiscono dritto al cuore.
“Tutto smette di avere senso, ma non sei tu a sceglierlo, è il tuo corpo che piange. Ma nessuno lo capisce”, ha condiviso, evidenziando l’isolamento che molte donne possono provare durante questi momenti critici. Aggiunge che affrontare la realtà di un aborto spontaneo è un viaggio emotivo costellato di dolori e attese inospitale, intriso da una sorta di colpa ingiustificata e dalla sensazione di fallire.
In un passaggio particolarmente toccante, Rei racconta del momento in cui ha visto le immagini che non avrebbe mai voluto guardare, con il confronto straziante tra la sua perdita e la gioia dei neonati che nascono intorno a lei in ospedale. “Loro ce l’hanno fatta, io no”, si è ritrovata a pensare, una riflessione comune tra molte donne in circostanze simili.
“Se c’è una cosa che posso dire alle donne a cui succede – ricorda la giornalista – è che dovete abbracciarvi. E dovete chiedere aiuto. Ci vuole tanto tempo per rimarginare questo tipo di ferite, datevelo questo tempo.” La sua conclusione è un invito a non nascondere la fragilità e a cercare supporto, sottolineando l’importanza di condividere il dolore.
Roberta Rei ha concluso il suo post esprimendo l’intenzione di abbracciare tutte coloro che attraversano esperienze simili, con speranze per il futuro mentre affronta i 40 anni con una nuova consapevolezza delle proprie emozioni e vulnerabilità. La sua storia non solo ha suscitato una forte risposta emotiva, ma ha anche aperto un dialogo su un argomento frequentemente taciuto, spingendo verso una maggiore comprensione e supporto per le donne che vivono tali esperienze.