Scandali e crisi alla Bbc: la battaglia per la credibilità della televisione britannica

10.11.2025 23:25
Scandali e crisi alla Bbc: la battaglia per la credibilità della televisione britannica

La crisi all’interno della BBC sta assumendo proporzioni catastrofiche, culminando nelle dimissioni del direttore generale Tim Davie e della direttrice dei servizi giornalistici Deborah Turness. Questo evento segna un capitolo drammatico nella storia dell’emittente pubblica britannica, la quale affronta una battaglia esistenziale per mantenere la sua credibilità, riporta Attuale.

L’arresto eccellente

Un episodio emblematico di questa crisi è l’arresto di Huw Edwards, il giornalista più pagato della BBC, noto per la sua cronaca della morte di Elisabetta II. Edwards è stato condannato l’anno scorso per possesso di immagini pedopornografiche, dopo che erano emersi pagamenti effettuati a un minorenne per ottenere foto esplicite. La BBC è stata costretta a un difficoltoso tentativo di rimuovere ogni traccia del suo nome dai propri archivi.

Il caso di Gary Lineker, ex calciatore e commentatore, ha ulteriormente aggravato la situazione. Lineker, sospeso per aver paragonato le politiche del governo sull’immigrazione al nazismo, è stato allontanato a maggio per aver pubblicato un’immagine antisemita sui social media riguardante il conflitto di Gaza.

La BBC ha affrontato ulteriori polemiche dopo la messa in onda di un documentario su Gaza, in cui un ragazzo di 13 anni narrava eventi storici, rivelatosi poi figlio di un dirigente di Hamas. Questo ha portato al ritiro del programma dallo streaming, aumentando le accuse di parzialità anti-israeliana nei suoi canali arabi.

La controversa trasmissione dal vivo del duo rap Bob Vylan al festival di Glastonbury, che ha incitato contro l’IDF, ha anch’essa sollevato accuse di incitamento all’odio. Anche la condotta di Gregg Wallace, celebre conduttore di Masterchef, è stata oggetto di indagine dopo emergenze di accuse di molestie sessuali.

Il «colpo di Stato»

La serie di scandali ha messo in discussione la credibilità della BBC, la principale fonte di notizie per il pubblico britannico. La destra a Londra percepisce questa crisi come un’opportunità per mettere sotto controllo un’emittente considerata un bastione della sinistra. Al contrario, esponenti progressisti come Alan Rusbridger accusano i «nemici ideologici e commerciali» della BBC di volerla ridurre al silenzio, mentre il Guardian ha persino parlato di un «colpo di Stato» contro l’emittente.

Se la BBC ne uscirà ridimensionata, il panorama mediatico britannico subirà un’americanizzazione, riflettendo la crescente polarizzazione della società. Questo potrebbe portare a un triste abbandono della BBC, laddove il pubblico sarà costretto a rimpiangere un’epoca di informazione più obiettiva.

1 Comments

  1. Ma che disastro! Sembra che la BBC stia attraversando una tempesta senza fine… da noi in Italia, noi ci lamentiamo dei nostri problemi, ma là sembra veramente il caos totale. E questi scandali, non si sa più chi credere! La credibilità è un valore che si sta sgretolando, chissà cosa succederà dopo.

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