La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, critica aspramente l’attuale governo, affermando che sta apportando tagli alla sanità pubblica senza la volontà di ammetterlo, accettando l’aumento del 5% come fatto da Meloni per non offendere l’amico Trump. In questo contesto, il paese corre il rischio di ulteriori riduzioni nel welfare, nella sanità, nella scolastica e nel settore pensionistico. Schlein, in un’intervista al Corriere della Sera, avverte che Meloni rischia di trasmettere come un’ipoteca gli impegni alle generazioni future e ai prossimi governi. «Ci tengo a specificarlo, visto che ci saremo noi», riporta Attuale.
Il modello spagnolo
Schlein suggerisce di prendere esempio dalla Spagna, un paese con un’economia che sta prosperando in Europa: «Come hanno fatto? Hanno raggiunto un accordo tra imprese e sindacati, con il supporto del governo, per ridurre drasticamente i contratti precari e hanno aumentato del 50% il salario minimo. Questo in Italia significherebbe dare sollievo a quei tre milioni e mezzo di lavoratori in difficoltà, a cui Meloni continua a voltare le spalle». Inoltre, in Spagna, oltre ad aver affrontato il problema del prezzo dell’energia, hanno implementato vere politiche industriali con incentivi e investimenti significativi. «In sostanza, esiste un’altra ricetta economica in Europa che sta dimostrando di funzionare. Meloni dovrebbe battersi per ottenere investimenti comuni europei; altrimenti, dopo il Pnrr, l’Italia si fermerà».
La guerra commerciale
Secondo la leader Dem, «è cruciale fare ogni sforzo per prevenire una guerra commerciale che avrebbe un’impatto devastante sulla nostra economia, pertanto è necessario dare forza al negoziato dell’Unione Europea». Schlein avverte che l’introduzione di dazi al 10% rischia di far perdere al paese decine di miliardi in esportazioni. «Recentemente, il presidente di Confindustria ha affermato che tali dazi comporterebbero una diminuzione di venti miliardi in esportazioni l’anno prossimo e la perdita di 118 mila posti di lavoro. È importante anche considerare gli effetti del deprezzamento del dollaro, quindi i danni alla nostra economia sarebbero enormi», aggiunge.
I dazi
Infine, Schlein sottolinea che la gestione dei dazi da parte della presidente del Consiglio è stata a dir poco imbarazzante. «L’incertezza di questi mesi è la peggior nemica dello sviluppo. È essenziale saper dire di no anche agli alleati quando sbagliano. Qui è in gioco l’interesse nazionale, che è danneggiato anche su altri fronti a causa dell’incapacità di Meloni di opporsi ai suoi alleati ideologici».