Agitazione di otto ore indetta su scala nazionale dopo l’aggressione subita da un capotreno in servizio su un convoglio regionale in Liguria. Tutte le informazioni utili
Rischio caos oggi, 5 novembre, sul fronte del trasporto ferroviario. Il motivo è lo sciopero di otto ore indetto dai sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti. La protesta è scattata dopo che un capotreno è stato accoltellato da due passeggeri a bordo di un treno regionale in Liguria. Tutte le informazioni utili.
Sciopero dei treni oggi 5 novembre
I sindacati hanno proclamato uno sciopero di otto ore per oggi, 5 novembre, nella fascia oraria 9-17 ma “saranno garantiti i servizi minimi come previsto dalla legge e dalla disciplina di settore”. L’agitazione interessa il gruppo FS, Trenitalia Tper e Trenord.
Trenitalia precisa che lo sciopero “può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione”. I viaggiatori che intendono rinunciare al viaggio possono ancora chiedere il rimborso. Se si tratta di Intercity e Frecce è possibile fare richiesta fino all’ora di partenza del treno prenotato. Per i regionali invece è possibile solo fino alle 24 del giorno antecedente lo sciopero stesso. In alternativa è possibile riprogrammare il viaggio “a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti”. Trenitalia ha anche attivato il center gratuito 800 89 20 21.
“Anche i treni regionali e suburbani e il servizio aeroportuale in Lombardia potranno subire cancellazioni e variazioni di percorso”, avvisa Trenord sul suo sito precisando che “le fasce di garanzia, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 non sono coinvolte dallo sciopero. Arriveranno nella destinazione finale i treni con orario di partenza antecedente alle 9 e orario di arrivo alla destinazione finale entro le 10”.
Perché oggi 5 novembre c’è sciopero dei treni
Lo sciopero è stato indetto come reazione all’aggressione subita da un capotreno in servizio su un regionale in Liguria. È stato accoltellato come “punizione” per avere chiesto il biglietto a due passeggeri. Per le sigle sindacali quella avvenuta in Liguria è solo l’ultima di una lunga serie di “aggressioni al personale mobile” registrate negli ultimi mesi”. E “non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale e neanche un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell’ordine”.
Sullo sciopero è intervenuta la commissione di garanzia, che ha rivolto un “forte appello al senso di responsabilità” dei sindacati “affinché riducano significativamente la durata dell’astensione, fino a ricondurla a una dimensione meramente simbolica”. Una richiesta nata per tutelare i diritti degli utenti “particolarmente compromessi, nei mesi di ottobre e novembre, da una successione di scioperi che coinvolgono il settore dei trasporti”.