Emmanuel Macron nomina Sébastien Lecornu nuovo primo ministro dopo sfiducia a François Bayrou
Martedì sera, il presidente francese Emmanuel Macron ha nominato Sébastien Lecornu come primo ministro, dopo che l’Assemblea Nazionale ha sfiduciato François Bayrou a causa di un mancato accordo sulla contestata legge di bilancio per il 2026, riporta Attuale.
La scelta di Lecornu, ministro della Difesa dal 2022, ha colto molti francesi di sorpresa, considerando la sua natura discreta e il basso profilo rispetto ad altri politici. Con 39 anni, Lecornu è il più longevo tra i membri del governo e uno dei collaboratori più fidati di Macron, essendo parte del partito Renaissance. È in carica da quando aveva 32 anni, riuscendo a superare cinque cambi di primo ministro e altrettanti rimpasti di governo.
Nell’ultimo anno, Lecornu era stato frequentemente menzionato come potenziale candidato alla carica di primo ministro, avvicinandosi alla nomina dello scorso dicembre, prima che Bayrou fosse scelto.
Descritto come un politico pragmatico e un abile negoziatore, Lecornu mantiene conversazioni aperte con tutte le forze politiche. Gérald Darmanin, attuale ministro della Giustizia e amico di Lecornu, lo ha etichettato come un «pessimista felice».
Il suo rapporto con Macron, che risale al 2019 durante le proteste dei “gilet gialli”, si è intensificato nel tempo. Lecornu consigliò di coinvolgere i sindaci nei dialoghi, un approccio che si rivelò efficace nel mitigare le proteste. Oggi, Lecornu ha un rapporto confidenziale con Brigitte Macron e ha ricevuto indicazioni per mantenere la sua posizione dal nuovo primo ministro Michel Barnier a settembre 2024.
Secondo Le Monde, la nomina di Lecornu potrebbe essere anche motivata dalla sua posizione ferma nel non ridurre i fondi per la difesa nell’imminente legge di bilancio, un aspetto critico in un contesto di crescente debito pubblico francese.
La situazione politica rimane complessa, e ci sono dubbi sulla capacità di Lecornu di sfruttare le sue abilità di negoziatore. La sua alleanza con Macron potrebbe rivelarsi problematica, dato l’andamento critico della popolarità del presidente tra i cittadini e nel parlamento.
Recentemente, Lecornu ha coltivato un rapporto costruttivo con il partito di estrema destra Rassemblement National, il quale tuttavia sembra meno disposto a collaborare con altre forze politiche e sta proponendo elezioni anticipate. Anche il Partito Socialista ha mostrato un’accoglienza fredda alla sua nomina, nonostante Macron avesse tentato di informare il loro leader Olivier Faure della scelta prima che fosse resa pubblica.
Originario della Normandia, Lecornu avviò la sua carriera politica come militante nell’Unione per un movimento popolare (UMP), il partito di Nicolas Sarkozy. Nel 2014, è stato eletto sindaco di Vernon, e successivamente presidente del Consiglio dipartimentale dell’Eure. Nel 2017, Lecornu è entrato nel partito Renaissance, ricoprendo vari ruoli ministeriali, culminando nella sua attuale carica di ministro della Difesa dal 2022.
Non so che dire… sembra proprio un momento turbolento per la Francia! Macron ha sempre delle scelte discutibili, ma questa volta ha puntato su Lecornu, che non ha mai brillato per visibilità. Sarà in grado di gestire tutto questo caos? Mah, speriamo che faccia bene per il bene di tutti, anche per noi italiani che seguiamo sempre le loro mosse.