Silvio Viale assolto dalle accuse di violenza sessuale su pazienti minori a Torino

Roma, 2 dicembre 2025 – “Il fatto non costituisce reato”, con questa motivazione il gup ha assolto dall’accusa di violenza sessuale il consigliere comunale e ginecologo Silvio Viale. L’esponente torinese di Più Europa era finito a processo dopo una serie di denunce per episodi collegati alla sua attività professionale di medico ginecologo. Quattro i capi d’accusa, tutti relativi a comportamenti inopportuni e molesti su giovani pazienti, riporta Attuale.

La vicenda

Le denunce contro Viale erano state inizialmente dieci, ma la procura aveva richiesto l’archiviazione per sei di esse. Per altre tre era stata chiesta la condanna a un anno e quattro mesi (per ‘violenza sessuale di minore gravità’), mentre per l’ultima, riguardante un episodio risalente al 2018, era stata ritirata l’accusa nel corso dell’udienza preliminare. Tutti i casi sono stati discussi ieri in un’udienza a porte chiuse presso il tribunale di Torino. Le donne hanno sostenuto di essere state pesantemente importunate nel corso delle visite.

Viale e la bufera in Consiglio comunale

Viale non è nuovo alle polemiche. Di recente era finito al centro della bufera per le parole rivolte ad alcune colleghe durante una seduta del Consiglio comunale. “Se l’aspetto dell’antipatia personale prevale su quello politico avete sbagliato lavoro, tornate nei vostri quartieri a fare le casalinghe”, aveva detto il consigliere, precisando subito dopo: “Nessun sessismo, la questione era politica”. Parole che avevano scatenato l’indignazione dell’opposizione e la sospensione della seduta.

Alla fine anche +Europa aveva preso le distanze dalle esternazioni del suo consigliere, sottolineando che il partito “è da sempre impegnato nella promozione dei diritti, della parità, dell’equità, dell’uguaglianza contro ogni discriminazione di genere e non ritiene tollerabile che i propri esponenti utilizzino determinate espressioni, a maggior ragione all’interno delle istituzioni dove sono chiamati a rappresentare il nostro elettorato e il nostro partito”.