Terremoto devasta la Kamchatka e provoca allerta tsunami
Questa mattina, intorno alle 11 locali (poco dopo l’1 di notte in Italia), un terremoto di magnitudo 8.8 si è verificato al largo della penisola della Kamchatka, situata sulla costa orientale della Russia. Subito dopo, è stata emessa un’allerta tsunami per diverse nazioni, tra cui Giappone, Hawaii, Alaska e Guam, un territorio non incorporato degli Stati Uniti presente nell’oceano Pacifico. L’allerta è stata successivamente estesa anche a varie zone della costa occidentale americana. Finora non sono giunte notizie di danni o feriti, riporta Attuale.
Al largo della Kamchatka, onde di notevoli dimensioni sono state registrate, toccando alcune isole situate nei punti più orientali della nazione. A Petropavlovsk-Kamchatsky, il sisma ha causato il crollo della facciata di una scuola materna, fortunatamente senza provocare feriti. L’epicentro dell’evento tellurico è stato localizzato a circa 119 chilometri a est della città di Petropavlovsk, mentre l’ipocentro ha raggiunto una profondità di 20,7 chilometri.
In molte aree del Giappone sono state emesse ordinanze di evacuazione per le comunità costiere, invitando i cittadini a cercare rifugio. I residenti di Mukawa, nella provincia dell’Hokkaido, hanno iniziato a salire sui tetti dei palazzi per mettersi in sicurezza. Anche nelle Hawaii, le persone stanno cercando di abbandonare le zone più vulnerabili a possibili tsunami, con lunghe code di automobili che bloccano il traffico.
Secondo i dati attuali, il terremoto odierno è classificato tra i dieci più forti mai registrati nella storia. Il sisma con la magnitudo più alta, rilevato nel 1960 in Cile, ha raggiunto la magnitudo di 9.5, a Valdivia.
