Test di medicina, il Mur rivede i criteri per la graduatoria degli studenti

11.12.2025 06:45
Test di medicina, il Mur rivede i criteri per la graduatoria degli studenti

Riforma del test di ingresso per Medicina: il ministero offre una nuova opportunità agli studenti

Tutti gli studenti in graduatoria, anche coloro che non hanno ottenuto un punteggio di almeno ‘18’ in tutte e tre le prove, potranno accedere al corso di Medicina grazie al recupero dei crediti formativi, riporta Attuale. Questa è l’ipotesi su cui sta lavorando il ministero dell’Università e della Ricerca, in risposta alle preoccupazioni degli studenti dopo l’ultimo esame. Molti di loro hanno descritto i quesiti incontrati come “estremamente complessi”, con una prova di fisica considerata “impossibile”. Le lamentele si sono diffuse sui social e nei gruppi, poiché il secondo appello del semestre filtro rappresenta un’ultima chance per entrare in graduatoria, la quale, come ribadito ieri dalla ministra Anna Maria Bernini, sarà ultimata.

Secondo le informazioni attualmente in discussione, i primi a essere inseriti in graduatoria saranno gli studenti con almeno tre voti di 18, seguito da chi ha ottenuto due sufficienze. Coloro che non raggiungeranno tale punteggio, tuttavia, riceveranno comunque un’assegnazione di sede e saranno tenuti a recuperare i crediti formativi mancanti nell’ateneo designato. Ieri, quasi 50mila studenti in tutta Italia hanno affrontato le prove di biologia, chimica – considerata “più facile” da alcuni – e la discussa fisica.

“In risposta alle rassicurazioni della ministra sull’apparente solidità del sistema, abbiamo assistito a una prova evidente della fallacia nell’organizzazione del semestre filtro di Medicina, incapace di garantire condizioni davvero omogenee e trasparenti. Non può essere questa la risposta alla necessità di formare nuovi medici”, ha dichiarato l’Unione degli Universitari, che ieri mattina ha manifestato davanti a tutte le sedi in cui si sono svolti gli esami “per ricordare a tutti gli studenti che esiste la possibilità di presentare ricorso contro un sistema profondamente ingiusto”.

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