TikTok si salva, i migranti no: i primi atti ufficiali firmati da Trump

21.01.2025
TikTok si salva, i migranti no: i primi atti ufficiali firmati da Trump
TikTok si salva, i migranti no: i primi atti ufficiali firmati da Trump

Poco dopo l’insediamento, il neo presidente inizia a plasmare l’America secondo la sua visione. Arriva la grazia per i rivoltosi di Capitol Hill, ma anche la stretta contro l’immigrazione, poi l’uscita degli Usa dall’Oms e il passo indietro sui diritti civili

Dalle parole ai fatti. Donald Trump, pochi istanti dopo essere diventato ufficialmente il nuovo presidente degli Stati Uniti, traduce in realtà le promesse fatte in campagna elettorale e ribadite nel suo discorso di insediamento. Quando ancora la giornata di celebrazioni non è conclusa, firma una sfilza di ordini esecutivi e la trasformazione degli Usa ha inizio. Dalla stretta contro l’immigrazione alla grazia per i suoi sostenitori, ecco cosa ha deciso.

Cosa sono gli ordini esecutivi e come funzionano

Partiamo dall’inizio: chiariamo cosa sono gli ordini esecutivi e perché sono importanti. Si tratta di provvedimenti con cui il presidente esercita il potere esecutivo senza passare dal Congresso. È la stessa Costituzione degli Stati Uniti, con l’articolo II, a riconoscere il potere all’inquilino della Casa Bianca di firmare ordini esecutivi. Gli ordini esecutivi hanno il potere di legge e rimangono in vigore fino a quando non vengono annullati, abrogati, bloccati o scadono.

Se si ritiene che un ordine vada oltre i limiti, può essere soggetto a revisione legale da parte del Congresso, che può anche approvare una legge per annullare l’ordine esecutivo. La solida maggioranza repubblicana al Congresso dovrebbe però essere per il tycoon una garanzia anche di fronte all’offensiva dei gruppi di difesa dei diritti civili e dei governatori degli Stati democratici. Per questo, gli ordini esecutivi sono controversi perché aggirano l’approvazione del Congresso, consentendo al presidente di agire autonomamente.

Migranti respinti, TikTok e auto elettriche: i primi decreti firmati da Trump

La prima mossa è contro i migranti. Nel suo discorso Trump ha promesso di fermare “l’invasione” e poco dopo l’app CBP One ha smesso di funzionare. In sostanza fino al 19 gennaio era concesso agli stranieri privi di documenti di presentare informazioni in anticipo e fissare appuntamenti presso otto punti di ingresso al confine sud-occidentale. Con il documento di appuntamento CBP One, si poteva transitare liberamente attraverso il Messico ed entrare negli Stati Uniti per presentarsi alle autorità statunitensi. Con le nuove regole di Trump non è più possibile. “L’app non è più disponibile e gli appuntamenti esistenti sono stati cancellati”, informano gli uffici statunitensi.

Trump ha anche firmato la dichiarazione di emergenza nazionale al confine meridionale e la designazione dei cartelli della droga come organizzazioni terroristiche. L’ordine sull’emergenza nazionale al confine meridionale potrebbe innescare il dispiegamento di ulteriori risorse del Pentagono e quello di forze armate per completare il muro di confine. Trump ha messo poi la parola fine al diritto di cittadinanza per nascita, stabilito dalla Costituzione americana, il cosiddetto ius soli. 

Fra i primi provvedimenti che Trump ha firmato, uno ordina all’amministrazione federale di riconoscere solo due sessi. “Stabilirà come realtà biologica gli uomini e le donne e proteggerà le donne dall’estrema ideologia di genere”, ha fatto sapere la Casa Bianca. Trump ha congelato “le assunzioni di burocrati, eccetto nelle aree ritenute essenziali, per mettere fine all’assalto degli attivisti DEI (Diversity, Equity, Inclusion) inutili e strapagati” che “affollano” le agenzie federali. Il riferimento è alle quote di donne e minoranze che le aziende e le agenzie governative sono incoraggiate ad assumere per promuovere una maggiore inclusione e creare un ambiente operativo che rifletta la diversità dell’America.

Se i migranti pagano lo scotto della “nuova era”, si salva TikTok. Da neo presidente, Trump ha firmato l’ordine esecutivo che sospende per 75 giorni l’entrata in vigore del bando di TikTok, deciso dalla Corte Suprema in assenza di una cessione della app da parte del proprietario cinese ByteDance. Ai cronisti con lui nello Studio Ovale, Trump ha spiegato di aver cambiato idea: “Mi sono messo a usarlo. E ricordate, TikTok è rivolto soprattutto ai giovani, ai ragazzini. Se la Cina raccoglierà da esso informazioni sui ragazzini, a essere onesti, ritengo che abbiamo problemi più gravi”. 

Trump ha firmato anche l’ordine esecutivo che sancisce il ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms). Il testo dell’ordine cita “la cattiva gestione della pandemia di Covid 19 sorta da Wuhan, Cina, e altre crisi sanitarie globali”, nonché “la mancata adozione di riforme urgenti e l’incapacità di dimostrare indipendenza da influenze politiche inopportune di Stati membri”. L’Oms viene inoltre accusata di “continuare a chiedere pagamenti ingiustamente onerosi” agli Stati Uniti.

Trump ha poi revocato le sanzioni inflitte dalla precedente amministrazione ai coloni israeliani accusati di violenze contro la popolazione palestinese in Cisgiordania.  Il neo eletto non si è fermato qui. Ha firmato l’ordine esecutivo per l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. “Risparmieremo tre miliardi di dollari”, ha detto mentre scriveva il suo nome. Trump ha anche revocato l’ordine esecutivo di Joe Biden che fissa il target del 50% delle vendite di nuovi veicoli elettrici entro il 2030.  

Tra gli atti più contestati c’è la grazia per i rivoltosi di Capitol Hill del 6 gennaio 2021. “Speriamo che escano (dal carcere, ndr) questa sera”, ha detto Trump. E negli stessi istanti l’ex speaker della Camera Pelosi commentava su X: “È una vergogna. Le azioni del presidente sono un insulto oltraggioso al nostro sistema giudiziario e agli eroi che hanno subito violenze fisiche e traumi emotivi mentre proteggevano Capitol Hill, il Congresso e la Costituzione. È vergognoso che il presidente abbia deciso di fare dell’abbandono e del tradimento degli agenti di polizia che mettono a rischio la propria vita una delle sue massime priorità”.

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