Trump annuncia nuove tariffe contro i Paesi BRICS
ROMA – Donald Trump ha comunicato l’intenzione di introdurre tariffe punitive nei confronti delle nazioni che adotteranno le politiche del gruppo dei BRICS. Questa misura mira a frenare l’**espansione economica** del blocco, che comprende **Cina, Russia, India, Brasile e Sudafrica**, considerato una minaccia per la leadership degli Stati Uniti, riporta Attuale.
In un post dettagliato su Truth Social, il presidente statunitense ha specificato che a partire da lunedì 7 luglio alle 12, verranno inviate lettere e accordi tariffari ai Paesi coinvolti.
“Ogni nazione che sosterrà le politiche anti-americane dei BRICS sarà soggetta a un dazio supplementare del 10%, senza eccezioni”, ha scritto Trump, giustificando questa iniziativa con l’intento di “tutelare l’economia americana e i suoi lavoratori”.
Questa presa di posizione sembra rappresentare un tentativo strategico di limitare la crescente influenza delle economie emergenti e mantenere il predominio degli Stati Uniti nel contesto globale.
Critiche a Elon Musk e al suo nuovo partito
Poche ore prima, Trump ha espresso critiche nei confronti di Elon Musk, definendolo “completamente fuori controllo” in un recente post. L’ex presidente ha bocciato l’idea del miliardario di lanciare un terzo partito politico, noto come America Party, considerandolo un progetto inconsistente.
“I terzi partiti non hanno mai avuto successo negli Stati Uniti – ha affermato Trump –. Servono solo a provocare caos e confusione, e abbiamo già abbastanza problemi con i Democratici radicali”.
In aggiunta, Trump ha rivendicato la sua opposizione all’EV Mandate, che avrebbe imposto agli americani di acquistare veicoli elettrici in tempi rapidi. Ha dichiarato che la recente legislazione consente maggiore libertà di scelta tra auto a benzina, ibride e nuove tecnologie.
“Ho sempre affermato di essere contrario all’obbligo di auto elettriche. Musk mi aveva dato il suo supporto su questo e ne sono rimasto sorpreso”.
Infine, Trump ha rivelato un particolare sui suoi rapporti con il fondatore di Tesla: Musk avrebbe chiesto di nominare un suo alleato a capo della NASA, ma Trump si sarebbe opposto, ritenendo non opportuno mettere un stretto collaboratore di un’azienda che collabora con l’agenzia federale a capo di essa.
“La mia priorità è proteggere il popolo americano”, ha concluso Trump, sottolineando che Musk “probabilmente era un democratico di lungo corso” e criticando l’eccessivo potere che il fondatore di Tesla starebbe consolidando.