Trump ha ordinato di desecretare i dossier sugli omicidi dei fratelli Kennedy e di Martin Luther King

24.01.2025
Trump ha ordinato di desecretare i dossier sugli omicidi dei fratelli Kennedy e di Martin Luther King
Trump ha ordinato di desecretare i dossier sugli omicidi dei fratelli Kennedy e di Martin Luther King

“Tutto sarà rivelato”, ha detto ai giornalisti mentre firmava l’ordine nello studio ovale della Casa Bianca

Come già annunciato nei giorni scorsi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per la declassificazione dei file relativi agli omicidi del presidente John F. Kennedy, di suo fratello Bobby Kennedy, e del leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani, Martin Luther King. “Tutto sarà rivelato”, ha detto Trump ai giornalisti mentre firmava l’ordine nello studio ovale della Casa Bianca. 

Gli omicidi dei Kennedy e di Martin Luther King

John Fitzgerald Kennedy fu ucciso venerdì 22 novembre 1963 a Dallas, in Texas, colpito da due colpi di fucile mentre era sulla limousine presidenziale insieme alla moglie Jacqueline, al governatore John Connally e alla moglie di quest’ultimo. A sparargli fu Lee Harvey Oswald che a sua volta venne ucciso da un altro uomo, Jack Leon Ruby, nei sotterranei della polizia di Dallas, solo due giorni dopo l’attentato. La singolare concatenazione di eventi ha alimentato per decenni teorie cospirazioniste. 

Robert Francis Kennedy, noto come Bob e fratello di Jfk, fu invece ucciso nella notte tra il 5 giugno e il 6 giugno 1968 nella sala da ballo dell’Hotel Ambassador di Los Angeles: stava festeggiando la vittoria alle primarie del Partito Democratico in California. A sparargli, sotto gli occhi di reporter e giornalisti, fu un cittadino giordano Sirhan B. Sirhan, ma anche in questo caso le teorie alternative sull’omicidio hanno alimentato i sospetti per decenni. 

Martin Luther King, leader della lotta per i diritti civili, fu invece ucciso il 4 aprile 1968 mentre si trovava al secondo piano del Lorraine Motel a Memphis. Venne freddato da un colpo di fucili esploso da James Earl Ray, che confessò di essere il killer e poi ritrattò iniziando una lunga battaglia per chiedere la revisione del processo. 

Lascia un commento

Your email address will not be published.