Il dispiegamento militare a Los Angeles e le sue implicazioni
In riferimento all’attuale situazione a Los Angeles, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che il dispiegamento di truppe è solo l’inizio, con affermazioni come «Los Angeles è la prima, probabilmente di molte» e «Avremo soldati dappertutto», riporta Attuale.
L’amministrazione Trump sta cercando di sfruttare le proteste di Los Angeles contro gli arresti di migranti per giustificare l’uso dell’esercito all’interno del territorio nazionale. Questo approccio è visto come un test dei limiti legali per coinvolgere i militari in operazioni che fino a poco tempo fa erano di competenza esclusiva della polizia. Diversi analisti sostengono che l’intento di Trump sia di politicizzare l’esercito, storicamente neutrale, utilizzandolo come strumento contro avversari interni.
La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, ha descritto la situazione come un esperimento pericoloso, avvertendo che se questo accade nella seconda città più grande degli Stati Uniti, il messaggio di paura si diffonderà in tutto il paese. Nonostante le manifestazioni siano state per lo più pacifiche, la presenza militare rappresenta un cambiamento significativo.
Negli ultimi giorni, Trump ha inviato un totale di 4.000 riservisti della Guardia Nazionale e 700 marines in California. Documentando la sostanziale presenza di soldati americani a Los Angeles, Sean Parnell, portavoce del Dipartimento della Difesa, ha osservato che ora ci sono più truppe nella città rispetto a quelle impiegate in paesi come Siria e Iraq.
Molti paesi, anche quelli democratici, impiegano le forze armate per il mantenimento dell’ordine pubblico; in Italia, ad esempio, migliaia di soldati sono attivi nell’operazione “Strade sicure”. Tuttavia, negli Stati Uniti l’uso dell’esercito per pattugliare le strade è considerato un’eccezione grave e inusuale, riservata a situazioni di emergenza nazionale. Tradizionalmente, l’esercito dovrebbe concentrarsi sulla difesa dei confini e sulle operazioni all’estero.
Trump, però, sembrerebbe intenzionato a stravolgere questa prassi, come dimostrano le sue promesse elettorali di usare l’esercito contro migranti e manifestanti. Secondo fonti, piani per implementare soldati nelle città americane erano già in discussione durante il suo secondo mandato, prima ancora che si verificassero crisi specifiche.
Per i sostenitori di Trump, il presidente sta semplicemente esercitando il suo potere per ripristinare l’ordine, mentre i critici avvertono che sta utilizzando le truppe per reprimere il dissenso e consolidare il suo potere politico, minando le norme democratiche. Gavin Newsom, il governatore della California, ha denunciato l’operato di Trump come una diretta minaccia alla democrazia, affermando che il suo stato non sarà l’unico colpito.
È emerso anche un tentativo di coinvolgere i militari in politicizzazione, evidente durante un discorso di Trump presso la base militare di Fort Bragg, dove ha trasformato un momento solenne in una campagna elettorale, attaccando i suoi avversari. La reazione del pubblico militare è stata inattesa, con i soldati che si sono mostrati entusiasti quando il presidente parlava dei suoi successi.
La situazione sta creando preoccupazione, dato che le parate militari sono raramente associate alla vita civile negli Stati Uniti, riflettendo un tentativo di Trump di utilizzare eventi ufficiali come strumento di propaganda. Gli osservatori temono che, molto probabilmente, anche la prossima parata militare a Washington sarà utilizzata a questo scopo, mentre Trump ha minacciato di affrontare eventuali manifestazioni con la forza.