Incidente agli Uffizi: un turista rischia di danneggiare un’opera secolare
Un giovane si è avvicinato al ritratto del grande principe Ferdinando de’ Medici, che è il quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, realizzato da Anton Domenico Gabbiani. La sua fidanzata, con il telefono in mano, aveva intenzione di immortalare il momento per creare un meme virale di dubbio gusto. Nulla di insolito per Firenze, dove ogni angolo diventa materiale per social media, frequentati da decine di migliaia di turisti. Tuttavia, il giovane non ha calcolato bene le distanze e, inciampando sugli scalini distanziatori posti per mantenere il pubblico a una certa distanza, è caduto sul dipinto prezioso. Il quadro di Gabbiani, che ha vissuto illeso per oltre 300 anni, ha quindi rischiato un danno irreparabile, riporta Attuale.
L’incidente è avvenuto ieri mattina in una delle sale espositive della Galleria degli Uffizi, uno dei musei più visitati al mondo. Secondo le prime ricostruzioni, il turista ha perso l’equilibrio, causando un danno parziale alla tela. Nonostante lo squarcio, i danni sembrano essere contenuti: secondo quanto rivelato dagli Uffizi, entro una settimana l’opera dovrebbe essere riparata e tornare nuovamente esposta. Attualmente, il dipinto è stato rimosso e nelle mani degli esperti d’arte per le necessarie riparazioni.
Il direttore degli Uffizi, Simone Verde, ha espresso forte indignazione: “Un turista, nel tentativo di fare un meme davanti a un dipinto, retrocedendo in posa come il principe dei Medici ritratto, ha urtato la superficie dell’opera – ha spiegato. – La problematica di visitatori che frequentano i musei per realizzare meme o selfie è in aumento: intendiamo stabilire limiti chiari, proibendo comportamenti che non siano compatibili con il rispetto del nostro patrimonio culturale”. Il turista, un uomo di 40 anni, è stato denunciato e il caso è ora sotto la supervisione dei carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Questo incidente, sebbene sia stato risolto senza danni gravi, pone una questione sempre più rilevante: il legame tra fruizione culturale e narcisismo digitale. I musei, che dovrebbero essere spazi di contemplazione e apprendimento, rischiano di diventare semplici sfondi per contenuti social, a discapito della sicurezza delle opere e del vero significato della visita.
Firenze non è nuova a episodi simili. Nel settembre 2023, un giovane turista tedesco di 22 anni è salito sulla fontana del Nettuno, il Biancone, in piazza della Signoria, per scattare un selfie, danneggiando il monumento. Inoltre, alcuni mesi fa, era comparsa una scritta in vernice nera su colonne del Corridoio Vasariano, vandalizzata da due turisti tedeschi, successivamente rintracciati in un appartamento del centro storico di Firenze.