Un professore di 92 anni riunisce 100 ex studenti: “Momento impagabile della mia vita”

17.10.2025 19:25
Un professore di 92 anni riunisce 100 ex studenti: “Momento impagabile della mia vita”

Miei cari ragazzi, che dirvi?”. Alla fine le parole chiave del prof Faresin sono le stesse anche dopo mezzo secolo: “Ordine, chiarezza e precisione”. Questa è la storia di una reunion, di una rimpatriata, di una cena di classi, al plurale, certo. Ma, ancora prima: è la storia di un legame che ha attraversato generazioni, banchi, appelli, lezioni, elogi, votacci, note sul registro, la vita di una scuola quando la scuola sa cosa può e sa essere, un pezzo di vita indimenticabile. “Non potete immaginare la gioia che ho provato vedendo tutti i miei ex studenti riuniti. Alcuni non li vedevo da oltre 50 anni, ma quello che mi hanno regalato è qualcosa di impagabile. Ho i giorni contati, ma questa emozione non la potrò mai dimenticare”, riporta Attuale.

Marco Faresin, 92 anni, storico docente dell’istituto Fusinieri di Vicenza (e anche assessore della prima giunta Hullweck), a fine estate ha tentato l’impresa impossibile: rintracciare e riunire gli ex allievi di diverse classi degli anni ’70, un centinaio di studenti incontrati in un decennio di insegnamento e poi lasciati andare per le loro strade. Ecco. Quelle strade si sono incrociate di nuovo a fine settembre nel giardino di villa Lioy-Faresin a Montegalda, nel Vicentino.

“Uno dei momenti più felici della mia esistenza”

In molti, hanno raccontato Il Giornale di Vicenza e il Corriere del Veneto, faticavano a riconoscersi. Ma tutti hanno abbracciato il professor Faresin, docente di ragioneria e figura nota nel Vicentino, da sempre legato al suo paese natale, Montegalda: qui, cinque anni fa, ha acquistato e restaurato villa Lioy, che oggi porta il suo nome. E qui, il 28 settembre scorso, ha dato appuntamento agli ex allievi delle classi ’74, ’76, ’77, ’78 e ’70. Sperava che qualcuno rispondesse all’appello, il professor Faresin. Si sono presentati in cento: oggi genitori e nonni, molti si erano persi di vista e non si incontravano dal secolo scorso. Lui, giacca e cravatta, elegantissimo e commosso: “E’ stato uno dei momenti più felici della mia esistenza”.

“Grazie, cari ragazzi: mi avete rinverdito gli anni e risollevato l’animo”

Poi ha ripercorso la sua storia e quella dei suoi “cari ragazzi”: “Oggi che siete tornati a posarvi sul mio ramo, mi avete rinverdito gli anni e risollevato l’animo”. E poi: “Non mi resta molto da vivere, ma quello che ho vissuto non ha prezzo. I miei studenti mi sono sempre venuti a trovare, ma vederli tutti insieme uno accanto all’altro mi ha regalato una gioia immensa. Al tempo non avevamo nulla ma ce lo facevamo bastare. Oggi che si ha tutto, forse mancano i valori umani che ho ritrovato in questo giorno tutti insieme. Grazie di cuore a chi mi ha aiutato a realizzare un sogno”.

1 Comments

  1. Che meraviglia! Dopo tanti anni rivedere i compagni è qualcosa di straordinario. Le emozioni che si provano in questi eventi non hanno prezzo. Bellissimo vedere come la scuola possa creare legami così forti e duraturi nel tempo. Speriamo ci siano più occasioni come queste!

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