Attacchi missilistici: un bilancio crescente di vittime in Israele
Un tragico bilancio emerge dagli attacchi condotti dall’Iran contro Israele, con un numero complessivo di tredici morti, un dato che è destinato ad aumentare, riporta Attuale. Durante la notte di sabato, un missile balistico iraniano ha colpito un edificio residenziale nella città di Bat Yam. Si stima che almeno sei persone abbiano perso la vita, mentre sette risultano disperse tra le macerie. Tra le vittime vi sono anche due bambini, uno di 8 anni e l’altro di 10, oltre a un giovane di 18 anni. Il numero dei feriti supera i cento.
Le vittime accertate includono tra gli altri Etti Cohen Engel, Yisrael Aloni e Yevgenia Blinder. Engel, una donna di sessant’anni, ha subito ferite gravi e non è sopravvissuta all’attacco di Bat Yam. Aloni, di 73 anni, è stato ucciso in un bombardamento a Rishon Lezion, mentre anche Blinder ha perso la vita nello stesso raid aereo.
Il figlio di Aloni, Eran, ha raccontato a Kan News della tragica situazione, evidenziando come suo padre si trovasse nel suo appartamento al piano interrato, privo di uno spazio sicuro. Blinder, un’altra vittima, lavorava come badante nella casa accanto a quella di Aloni.
Proseguono intanto le operazioni di ricerca per le persone disperse. Ribat Vaknin, raggiunto da Channel 12, ha riferito che suo padre non è riuscito a rifugiarsi in tempo in un luogo sicuro. “C’è stata un’onda d’urto incredibile. Mio fratello è rimasto ferito, e anche il mio cane. Ora stanno cercando di trovare mio padre”, ha raccontato.
Un attacco avvenuto venerdì notte ha colpito una casa a Tamra, causando la morte di quattro donne e ferendo altre dieci persone. Le vittime, tra cui Manar Khatib e le sue due figlie, Hala, di 20 anni, e Shada, di 13 anni, sono state identificate insieme a un altro membro della famiglia, anch’egli chiamato Manar Khatib.
Questi eventi drammatici evidenziano una escalation del conflitto, con un impatto devastante sulla popolazione civile. Il governo israeliano sta monitorando attentamente la situazione e le forze di difesa sono in stato di allerta.