Urso a Parigi per il 2° Forum di cooperazione industriale: Francia e Italia rinnovano l’impegno

25.07.2025 19:15
Urso a Parigi per il 2° Forum di cooperazione industriale: Francia e Italia rinnovano l'impegno

PARIGI – “Con Francia e Germania condividiamo la convinzione che la politica industriale europea debba cambiare al più presto, per permettere all’Unione di affrontare le grandi sfide del nostro tempo. Lo stesso ho riscontrato lunedì a Berlino nell’incontro con il ministro dell’Economia. Non è più tempo di discussioni, ma di decisioni. Serve agire ora”, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel commentare i risultati della sua missione a Berlino e del secondo Forum di cooperazione industriale previsto dal Trattato del Quirinale, svoltosi ieri a Parigi. “Proprio per questo”, ha aggiunto, “dobbiamo definire una posizione comune tra le tre grandi nazioni europee che hanno dato vita all’UE. Insieme possiamo cambiare l’Europa”, riporta Attuale.

Al termine del Forum, una nota congiunta emessa dai ministri francesi Eric Lombard e Marc Ferracci, insieme a Urso, ha confermato le discussioni sul futuro della cooperazione franco-italiana e le priorità industriali ed economiche concordate. Per formalizzare la loro visione, i tre ministri hanno adottato una dichiarazione comune volta a ripristinare la competitività della base industriale europea in settori d’eccellenza, promuovendo innovazione e sviluppo di settori emergenti cruciali per la leadership dell’Europa.

La dichiarazione affronta diversi ambiti, a partire dalle industrie ad alta intensità energetica. “In qualità di membri fondatori dell’Alleanza per le industrie ad alta intensità energetica”, si legge nel comunicato, “Francia e Italia sollecitano di estendere la compensazione dei costi indiretti del carbonio oltre il 2030, includendo settori chiave come chimica, carta, vetro, cemento, ceramica e la catena del valore delle batterie il prima possibile. Richiedono anche una revisione del CBAM per includere i settori a valle, una soluzione per l’esportazione e prevenzione del carbon leakage dovuto al resource shuffling”.

Per quanto riguarda la “transizione dell’industria automobilistica”, i tre ministri hanno sottolineato che una politica industriale ambiziosa a livello europeo è fondamentale per garantire il successo della transizione, mantenendo la competitività e prestando particolare attenzione a tutti gli attori della catena del valore. Si è discusso approfonditamente sulle migliori soluzioni per affrontare le sfide nel settore automotive, con una piena convergenza sull’importanza dell’intera filiera.

Riguardo alla sovranità tecnologica, “la cooperazione bilaterale sarà potenziata lungo l’intera catena del valore dell’intelligenza artificiale, promuovendo un’adozione responsabile e rafforzando l’ecosistema europeo dei semiconduttori. Si richiede un ambizioso Chips Act 2.0 e nuovi IPCEI per favorire l’innovazione e il primario sviluppo industriale di nuove tecnologie, inclusi i sistemi avanzati per l’IA, nonché l’attuazione della Strategia Quantistica dell’UE per supportare il passaggio dalla ricerca alle applicazioni industriali, garantendo la resilienza tecnologica dell’Europa e la competitività globale.

La dichiarazione comprende anche la “promozione della preferenza europea”: Francia e Italia esprimono il sostegno per un rapido approccio normativo in materia di Preferenza europea, volto a supportare la produzione nell’UE, rafforzare le catene del valore strategiche e garantire una competitività equa, attraverso la revisione delle norme sugli appalti pubblici.

In aggiunta, è stato evidenziato il sostegno agli investimenti industriali strategici: “Francia e Italia sostengono il Fondo Europeo per la Competitività come strumento essenziale per finanziare l’innovazione e la doppia transizione, focalizzandosi settori altamente strategici. Chiedono maggiore flessibilità negli aiuti di Stato, regole semplificate per i finanziamenti UE e procedure IPCEI più accessibili per rafforzare la sovranità industriale europea in settori cruciali come materiali avanzati e tecnologie digitali.

Francia e Italia condividono l’importanza di “semplificare l’ambiente imprenditoriale”: è necessaria una profonda revisione delle normative europee per attrarre investimenti, facilitando gli obblighi di rendicontazione per le aziende e ampliando la categoria delle nuove Piccole Medie Imprese (PMI). Accolgono positivamente l’introduzione di uno status legale semplificato che favorisca le start-up e scale-up, migliorando l’accesso delle PMI ai finanziamenti europei.

La modernizzazione della politica di concorrenza europea è un altro punto chiave: Francia e Italia chiedono un aggiornamento delle regole riguardanti il controllo del mercato e la vigilanza sugli investimenti, per proteggere l’innovazione e l’equità nella competitività, con linee guida riviste che enfatizzano la resilienza e competitività, specialmente nei settori ad alta tecnologia.

Infine, i due Paesi hanno evidenziato l’urgenza di “rafforzare la cooperazione nello Spazio”, sottolineando che questo settore è cruciale per l’autonomia strategica europea e lo sviluppo industriale. Francia e Italia si impegnano a intensificare la loro cooperazione bilaterale nei missioni spaziali e a migliorare il coordinamento in vista dei prossimi eventi e della pianificazione strategica futura.

Alla presenza di Medef e Confindustria, il Forum di Consultazione ha affermato che la cooperazione istituzionale franco-italiana rappresenta un motore della competitività e della sovranità europea, annunciando una “collaborazione proficua” tra Invitalia e BPI France che porterà a un bando congiunto a sostegno delle partnership franco-italiane tra start-up innovative.

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