Ha scatenato polemiche la mancanza di trasparenza sullo stato di salute della presidente della Commissione, che è stata anche ricoverata in ospedale. La settimana prossima sarà a Strasburgo e Davos
Dopo settimane di assenza Ursula von der Leyen sta per tornare ai posti di comando della Commissione europea. La presidente è stata ricoverata in ospedale per una grave polmonite che l’ha obbligata a lasciare i suoi impegni, un’assenza che ha scatenato non poche polemiche per la poca trasparenza che c’è stata nei confronti della stampa rispetto a quello che stava accadendo.
Le missioni
“La presidente si sta riprendendo bene ed è a casa ad Hannover, in Germania”, ha detto ieri (lunedì 13 gennaio) la portavoce dell’esecutivo comunitario, Paula Pinho, assicurando che la popolare tedesca dovrebbe riprendere i suoi appuntamenti “entro la fine della settimana” prima di poter tornare a viaggiare la prossima di settimana. In particolare, von der Leyen parteciperà al Forum economico mondiale di Davos, organizzato in Svizzera dal 20 al 24 gennaio, e sarà al Parlamento europeo a Strasburgo durante la sessione plenaria prevista dal 20 al 23 gennaio.
La visita della Commissione europea in Polonia, che era stata rinviata a causa della “grave polmonite” di von der Leyen, si svolgerà invece il 6 e 7 febbraio. Varsavia detiene la presidenza semestrale del Consiglio dell’Unione europea dall’inizio di gennaio.
Salta il primo collegio
Essendo ancora convalescente, von der Leyen non presiederà la prima riunione del Collegio dei commissari del 2025, prevista per domani (mercoledì 15 gennaio). Lo farà al suo posto la vicepresidente Teresa Ribera. Diversi giornalisti hanno polemizzato negli ultimi giorni con la Commissione europea sulla “mancanza di trasparenza” dell’esecutivo europeo riguardo alle cure della 66enne. Questo perché è stato solo in seguito a quanto riportato dalla stampa tedesca che Bruxelles ha confermato che la presidente era stata ricoverata, mentre i suoi portavoce continuavano a ripetere che la politica continuava a “svolgere i suoi compiti” a distanza, “in stretto contatto quotidiano con il suo team”.
Il tre gennaio, l’esecutivo europeo aveva annunciato che von der Leyen non avrebbe potuto viaggiare per quindici giorni a causa di una “grave polmonite”. “Non è mai stata attaccata a un respiratore o in terapia intensiva. Era in contatto quotidiano con il suo team. La sua capacità di agire non è mai stata in discussione”, ha assicurato Paula Pinho.