A Bruxelles via libera definitivo all’uso degli interessi maturati sugli asset di Mosca congelati nell’Ue: il 90 per cento andrà all’acquisto di armi per Kiev
Dal prossimo febbraio, l’Ucraina potrebbe ricevere dai 3 ai 5 miliardi di euro all’anno “grazie” alla Russia. I 27 Stati membri dell’Ue hanno infatti dato il via libero definitivo all’accordo per l’utilizzo degli extraprofitti dei beni di Mosca congelati dal blocco all’indomani dell’invasione delle truppe del Cremlino in Ucraina. Queste risorse andranno per il 90 per cento all’esercito di Kiev, e per la parte restante alla ricostruzione del Paese, secondo quanto previsto dall’intesa.
L’accordo
Attualmente, stando alle stime di Bruxelles, circa 210 miliardi di dollari di riserve della Banca centrale russa si trovano immobilizzati all’interno dell’Ue, per la precisione nei cosiddetti depositi centrali di titoli (i Csd, secondo l’acronimo inglese), ossia società che gestiscono i titoli finanziari, facendo da tramite tra investitori e banche centrali. Una di queste ha sede proprio a Bruxelles: si chiama Euroclear ed è una multinazionale che al suo interno ha diversi azionisti, da J.P. Morgan (che la fondò) allo Stato belga, passando per diverse banche europee. Secondo quanto emerso finora, è nelle casse di Euroclear che si troverebbe il grosso degli asset della Banca centrale russa congelati dall’Ue con le sue sanzioni (in totale, si parla di un patrimonio intorno ai 180 miliardi di euro).
La ritorsione di Mosca
Toccare questi asset è complicato, e anche la presidente della Bce Christine Lagarde ha messo in guardia dai rischi legali e dai contraccolpi di una tale mossa: “Passare dal congelamento dei beni alla confisca dei beni, al loro utilizzo, è qualcosa che deve essere guardato con molta attenzione” perché “inizierebbe a rompere l’ordine giuridico internazionale che si vuole proteggere”, ha detto Lagarde ad aprile. Preoccupazioni che sembrano essere state superate dagli esperti legali di Bruxelles. Mosca ha già annunciato ritorsioni: la prima mossa è stata il congelamento di 800 milioni di euro di asset detenuti da tre grandi banche europee in Russia, di cui più della meta dalla sola banca italiana Unicredit.
Quanto incasserà Kiev
Timori legali e ritorsioni non sembrano preoccupare Bruxelles. L’accordo prevede l’utilizzo non degli asset in sé, ma degli interessi maturati dai depositi. Secondo le stime degli esperti, tali interessi ammonteranno a 3 miliardi di euro solo nel 2024, e potrebbero salire a 5 miliardi l’anno nel 2025. Il 90 per cento di questi fondi dovrebbero andare all’acquisto di armi per l’Ucraina, mentre il 10 per cento servirà alla ricostruzione.
Secondo i piani dell’Ue, l’Ucraina riceverà il primo pagamento a partire dagli interessi maturati dopo il 15 febbraio. I profitti prima di quella data “saranno trattenuti da Euroclear per gestire eventuali rischi come quelli derivanti da azioni legali in Russia”, scrive l’agenzia stampa Bloomberg. Solo nel 2023, Euroclear ha incassato dagli interessi sugli asset russi quasi 4 miliardi.