La Lega attacca Mattarella nel giorno della Repubblica: bufera sul post di Borghi

03.06.2024
La Lega attacca Mattarella nel giorno della Repubblica: bufera sul post di Borghi
La Lega attacca Mattarella nel giorno della Repubblica: bufera sul post di Borghi

Il senatore leghista Claudio Borghi: “La sovranità è dell’Italia, se il Presidente non la pensa così si dimetta”. Le opposizioni insorgono, Salvini lo appoggia, poi ribatte: “Non chiediamo le dimissioni di nessuno”

Polemiche nel giorno del 2 giugno per il tweet di Claudio Borghi, senatore della Lega, che lancia provocatoriamente la richiesta di dimissioni nei confronti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Oggi si consacra la Sovranità della nostra Nazione”, ha scritto Borghi su “X”. “Se il Presidente pensa davvero che la Sovranità sia dell’Unione Europea invece dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso”.

Non prende le distanze e anzi rilancia la posizione Matteo Salvini, ospite della trasmissione “In mezz’ora” su Rai 3. “Abbiamo un presidente della Repubblica perché c’è la Repubblica, io penso all’Europa come stati sovrani che si mettono insieme, ma la sovranità nazionale è fondamentale, al di là dei tweet oggi si festeggia la Repubblica italiana. Non mi arrenderò mai a un super Stato europeo dove comandano quelli che hanno i soldi”, ha rilanciato il vicepremier scatenando le critiche delle opposizioni.

+Europa: “Attacco eversivo”. Per Calenda Salvini “non ha dignità e onore”

Parla di “attacco eversivo” della Lega il segretario di +Europa Riccardo Magi: “Mattarella come sempre ha espresso parole sagge e di autentica ispirazione democratica sul collocamento dell’Italia, Paese fondatore dell’Ue e che solo nel contesto europeo può proteggere i propri interessi nazionali”, ha aggiunto. 

Affonda Carlo Calenda: “Salvini non ha molte cose: l’intelligenza per aprire un tappo ma anche la dignità e l’onore per rispettare il presidente della repubblica. Forse gli manca anche di sapere che i trattati istitutivi dell’Unione europea sono recepiti e considerati anche in base anche alla nostra Costituzione. Mi rendo conto però che sia troppo complicato. La cosa che dovrebbe fare è cercare di tenere almeno un comportamento educato perché quando non si sa che cosa dire si tace”, dice il leader di Azione.

“Le parole del senatore della Lega Claudio Borghi chiudono il cerchio di un attacco alla figura del Presidente della Repubblica che ha inizio con la legislatura a maggioranza di destra. Non basta il progetto del Premierato, ora l’attacco esplicito passa per la richiesta di dimissioni della persona più rappresentativa dell’unità nazionale e dello spirito di coesione. Un segnale gravissimo nella giornata della Repubblica. Salvini, leader dello stesso partito, e vicepremier anziché coprire le parole Borghi, dovrebbe condannarle senza ambiguità”, si legge nella nota a firma Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.

Tajani: “Solidarietà a Mattarella per gli attacchi ricevuti”

Si divide la maggioranza, con Antonio Tajani che prende le distanze dall’alleato esprimendo solidarietà a Mattarella: “Siamo italiani ed europei, questa è la nostra identità”, ha scritto su “X” l vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Questa è la nostra civiltà Ogni scelta anti europea è deleteria per l’Italia. Fa bene Mattarella a sottolineare la nostra prospettiva europea. Gli esprimo la mia solidarietà per gli attacchi che ha ricevuto”. 

Salvini precisa: “Non chiediamo le dimissioni di nessuno”

Dal comizio nel quartiere romano di Testaccio, il duro intervento dellla leader dem Elly Schlein: “Quello della Lega è un attacco diretto al Capo dello Stato. Non si è mai visto il giorno della festa della Repubblica. Spero che Salvini prenda le distanze al più presto da quanto ha dichiarato Borghi”.”Vorrei che la premier – ha detto poi aggiunto invocando un intervento diretto di Giorgia Meloni- si esprimesse e prendesse le distanze da quell’attacco. Lo facciamo noi ringraziando il Presidente della Repubblica”.

In seguito alle polemica, in serata è arrivata la precisazione di Salvini: “Nessuna polemica col presidente della Repubblica. Non chiediamo le dimissioni di nessuno. Semplicemente oggi è il 2 giugno, la festa della Repubblica, la festa degli italiani, e per me la sovarnità nazionale italiana viene prima di ogni altra appartenenza”, ha affermato il vicepremier.

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