Il sisma è stato avvertito nella notte poco prima della 4: non si segnalano danni a cose o persone. Il 25 e il 26 giugno sono previste le esercitazioni con la simulazione di uno sciame sismico e un aumento delle deformazioni del suolo, per testare gli interventi di emergenza
La terra trema, ancora. Una scossa di terremoto è stata avvertita la scorsa notte, poco dopo le 3:58, nella zona dei Campi Flegrei a Napoli. La magnitudo è stata di 3.4, con una profondità di circa tre chilometri, come registrato dalla sala operativa dell’Ingv (l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia)-osservatorio vesuviano di Napoli. L’epicentro è stato registrato in mare, prospiciente il litorale tra Lucrino e Arco Felice. Al momento non si segnalano danni a cose e persone.
Poche ore prima, alle 21:30 del 17 giugno, c’era stato un altro sisma di magnitudo 1.8 a una profondità di 3,4 chilometri, con epicentro nel golfo di fronte al litorale di Bacoli. Il sisma delle 3:58 è stato avvertito dalla popolazione della zona flegrea: alcuni testimoni hanno raccontato di essere stati svegliati nel sonno da un boato e, poi, da un movimento ondulatorio che faceva oscillare i lampadari e tremare i vetri delle finestre.
Molti residenti dei Campi Flegrei e dei quartieri periferici di Napoli sono scesi in strada per la paura. Il terremoto nel cuore della notte è stato avvertito anche a Licola, Monterusciello, Cuma, ma anche in alcuni quartieri di Napoli come Pianura, Bagnoli e Fuorigrotta.
In tutto, nella notte, i sismografi hanno registrato un piccolo sciame composto da 7 lievi scosse con epicentro tra la solfatara e la zona dei Pisciarelli. Dall’inizio dell’anno ad oggi, le scosse rilevate nei Campi Flegrei dalla sala di Napoli dell’Ingv sono state 4.274, la maggior parte delle quali di bassissima magnitudo.
Intanto, sono state fissate per il 25 e 26 giugno prossimi le esercitazioni con la simulazione di uno sciame sismico e un aumento delle deformazioni del suolo, per testare gli interventi previsti dal piano di emergenza. All’organizzazione delle manovre stanno lavorando tutti i soggetti del sistema di Protezione civile, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la regione Campania, i comuni interessati e tutti gli altri soggetti coinvolti nelle attività di soccorso, per il monitoraggio continuo e la direzione unitaria degli interventi.
“Questa importante esercitazione, che si aggiunge alle attività esercitative che si stanno conducendo da qualche mese, si prefigge di rendere ancora più adeguata ed incisiva la risposta degli organi di protezione civile che sono chiamati ad operare in relazione ad ogni eventuale scenario operativo determinato dal fenomeno bradisismico”, ha spiegato la prefettura in una nota.