Operazione ICE a Chicago: Blitz contro l’immigrazione irregolare
Lunedì, gli agenti dell’ICE, l’agenzia federale statunitense responsabile del controllo della sicurezza delle frontiere e dell’immigrazione, hanno avviato un’operazione di contrasto all’immigrazione irregolare a Chicago, nello stato dell’Illinois, riporta Attuale.
Chicago è una delle cosiddette “città santuario”, cioè quelle città statunitensi che hanno approvato leggi che rendono più difficile per le autorità federali rintracciare ed espellere i migranti. Il dipartimento per la Sicurezza interna ha annunciato che l’operazione mira a catturare alcuni immigrati irregolari accusati di far parte di bande criminali, di traffico di droga e di altri reati. Associazioni legali a difesa degli immigrati e rappresentanti del Partito Democratico hanno condannato questo intervento, definendolo un pretesto per politiche di «espulsione di massa».
L’operazione è stata avviata «in onore di Katie Abraham», una donna di 20 anni uccisa a gennaio a Urbana, Illinois, da un uomo alla guida in stato di ebbrezza. L’autore del crimine, un 29enne guatemalteco di nome Julio Cucul Bol, era stato arrestato in Texas il giorno successivo all’incidente, mentre tentava di fuggire in Messico secondo le autorità statunitensi.
Il presidente Donald Trump ha fatto del contrasto all’immigrazione illegale un obiettivo centrale della sua campagna elettorale. Dall’inizio del suo secondo mandato, ha intensificato gli sforzi in questa direzione, attraverso operazioni molto controverse. A partire da gennaio, centinaia di persone sono state rimpatriate o espulse verso paesi diversi da quello d’origine grazie ad accordi tra l’amministrazione Trump e quei governi, in alcuni casi con processi sommari o senza accuse formali. Alcune di queste operazioni sono state parzialmente bloccate dai tribunali.