Il nostro Paese non figura tra i 17 Stati che hanno firmato con Moderna un contratto di quattro anni per ordinare fino a 146 milioni dosi di vaccini anti Covid. Anche se volesse, l’Italia non potrebbe unirsi in futuro
L’Italia ha scelto di non partecipare all’acquisto comune europeo di vaccini anti-Covid di Moderna. Il contratto stipulato dall’Hera, l’autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie della Commissione europea, sottoscritto la scorsa settimana, prevede l’acquisto congiunto di dosi di vaccini a mRna per conto di 17 Paesi, tra cui 15 Stati membri dell’Unione. I Paesi partecipanti potranno ordinare fino a 146 milioni di dosi del vaccino in base al contesto nazionale, senza l’obbligo di acquisti minimi, con una durata massima del contratto di quattro anni.
Sicurezza delle forniture
Secondo la Commissione – che aveva già gestito acquisti comuni durante la pandemia nel 2020 e nel 2021 – il contratto garantisce la sicurezza delle forniture e migliora la preparazione dei Paesi partecipanti alle crisi sanitarie. Anche se i vaccini sono già disponibili, Bruxelles afferma che questo accordo facilita ulteriormente l’accesso a un vaccino con condizioni di trasporto e conservazione agevoli.
Questo potrebbe rivelarsi utile in caso di emergenza, poiché il vaccino può essere conservato a temperature di congelamento standard, senza bisogno di una catena del freddo estrema, consentendo una consegna più rapida e sicura. Inoltre, i Paesi partecipanti avranno a disposizione siringhe pre-riempite, che renderanno più semplice la somministrazione del vaccino e garantiranno una campagna vaccinale più veloce.
“Il contratto quadro offre ai governi partecipanti un processo di approvvigionamento semplificato, garantendo un accesso tempestivo ai vaccini Covid-19 di Moderna, comprese le opzioni adattate alle varianti”, spiega a Today.it il portavoce dell’azienda, Luke Mircea-Willats. Il contratto inoltre, continua il portavoce, “offre flessibilità negli ordini, senza requisiti minimi di acquisto, e sostiene gli sforzi nazionali di vaccinazione attraverso una fornitura diversificata di formati, comprese le siringhe pre-riempite, che offrono una maggiore scelta per ottimizzare le campagne di vaccinazione”.
Chi partecipa
Gli Stati che partecipano al contratto quadro siglato con Moderna sono: Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Croazia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Svezia, Slovenia, Norvegia e Macedonia del Nord. Anche se volesse, l’Italia non potrebbe unirsi in futuro.
In totale, 37 Paesi hanno aderito all’accordo di acquisto congiunto, un meccanismo a livello Ue che coinvolge anche altri Paesi partecipanti per l’acquisto comune di contromisure mediche. Questo sistema rappresenta un’alternativa o un complemento all’acquisto a livello nazionale.
Va ricordato che ancora oggi la vaccinazione anti Covid è consigliata stagionalmente per le persone fragili.