A scuola tornano i 6 giudizi con la pagella di fine anno (da ottimo a non sufficiente)

27.01.2025
A scuola tornano i 6 giudizi con la pagella di fine anno (da ottimo a non sufficiente)
A scuola tornano i 6 giudizi con la pagella di fine anno (da ottimo a non sufficiente)

È l’effetto della riforma voluta dal ministro Giuseppe Valditara, a cui le scuole sono chiamate ad adeguarsi entro la fine dell’anno scolastico in corso

Lo stesso ministro l’aveva ribattezzata “ritorno al futuro”. Quello che è certo è che la nuova rivoluzione della scuola targata Valditara assomiglia molto a un deja vu. A partire dalle votazioni che cambieranno a partire dalle scuole primarie, ovvero dalle elementari, a cui tutti gli istituti scolastici sono chiamati ad adeguarsi. 

I nuovi giudizi sintetici della scuola primaria 

A partire da quest’anno scolastico, le scuole primarie italiane introdurranno un sistema di valutazione rinnovato che porta significative novità. Per ogni materia, compresa l’Educazione civica, i tradizionali giudizi descrittivi vengono sostituiti da valutazioni sintetiche, che indicano i livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti. Come specificato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim), la nuova scala comprende sei livelli decrescenti: Ottimo, Distinto, Buono, Discreto, Sufficiente e Non sufficiente.

Le scuole avranno tempo fino al termine dell’anno scolastico 2024/2025 per completare l’adeguamento ai nuovi criteri e garantire che le famiglie siano adeguatamente informate sulle modifiche.

Cambiamenti anche per quanto riguarda i casi di  non ammissione alla classe successiva. In questo caso la decisione richiede l’unanimità del consiglio di classe ed è riservata a circostanze eccezionali. Tradotto: le ragioni devono essere specifiche e documentate. I criteri alla base di queste decisioni vengono definiti dal collegio docenti, che è anche responsabile di attivare strategie di recupero e supporto per gli studenti in difficoltà. Queste misure, volte a migliorare i processi di apprendimento, possono includere percorsi personalizzati per valorizzare le capacità di ogni alunno.

Quando vedremo i nuovi voti nelle scuole

E il giudizio del ministro è positivo: “Questa riforma segna un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti. L’introduzione dei giudizi sintetici nelle scuole primarie, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette infatti di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione. Il voto di condotta nella scuola secondaria di primo grado mira a rafforzare la responsabilità individuale e il rispetto delle regole” ha commentato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. 

Nessuna novità invece per quanto riguarda la valutazione del comportamento e per gli insegnamenti di religione cattolica o attività alternativa, così come il giudizio complessivo dell’alunno. Per gli studenti con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento, la valutazione nelle varie materie seguirà le linee guida previste dal Piano Educativo Individualizzato (Pei) o dal Piano Didattico Personalizzato (Pdp). 

Le nuove modalità di valutazione saranno effettive a partire dall’ultima fase dell’anno scolastico in corso, che potrà variare in base all’organizzazione di ciascun istituto (trimestre, quadrimestre o pentamestre). Nel frattempo molte scuole saranno chiamate ad aggiornare i propri strumenti, come i registri elettronici e i documenti di valutazione, e adeguare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (Ptof). La strada insomma, non sembra essere brevissima. 

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