Trump caccia i transgender dall’esercito. I migranti in catene? “Membri di bande e signori della droga”

28.01.2025
Trump caccia i transgender dall'esercito. I migranti in catene? "Membri di bande e signori della droga"
Trump caccia i transgender dall'esercito. I migranti in catene? "Membri di bande e signori della droga"

Via libera anche alla creazione di un nuovo scudo missilistico e al reintegro dei miliari espulsi per non aver fatto il vaccino anti-Covid. Il neo presidente fa licenziare i funzionari che lo avevano perseguito

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato quattro ordini esecutivi per rimodellare l’esercito. Ai militari transgender sarà vietato prestare servizio nelle forze armate statunitensi, mentre i soldati che erano stati allontanati per non essersi sottoposti al vaccino anti-Covid saranno reintegrati. Lo stop ai militari trans nell’esercito era stato uno dei provvedimenti della prima amministrazione Trump, ma nel 2021 Biden aveva revocato il divieto. Che ora torna in vigore. 

Nel 2018, si stima che ci fossero 14.000 militari transgender nell’esercito statunitense, secondo il Palm Center, un istituto di ricerca indipendente che ha condotto ampie ricerche sulle minoranze sessuali nell’esercito. Secondo quanto riferito da un funzionario alla Cnn l’ordine firmato dal neo presidente delineerà anche nuovi standard sull’utilizzo dei pronomi di genere nell’esercito. 

Il nuovo scudo anti-missili

Stando ai media americani, Trimp firmerà anche un ordine esecutivo per dare il via al processo di creazione di uno scudo di difesa missilistico di “nuova generazione” sul modello dell’Iron Dome in dotazione di Israele. Lo riporta la Cnn spiegando di aver ottenuto informazioni in merito.

Trump fa licenziare i funzionari che lo avevano perseguito

Solo ieri, secondo  fonti a conoscenza della questione citate dalla Cnn, Trump avrebbe licenziati diversi funzionari del dipartimento di Giustizia che avevano lavorato alle indagini penali sul tycoon. 

La comunicazione sarebbe avvenuta a mezzo di una lettera del procuratore generale facente funzioni James McHenry.

“Il corretto funzionamento del governo – si legge nella lettera – dipende in modo sostanziale dalla fiducia che i funzionari superiori ripongono nei loro subordinati. Dato il ruolo significativo nell’incriminare il presidente, non credo che la dirigenza del Dipartimento possa fidarsi di te per aiutare a implementare fedelmente l’agenda del presidente. Di conseguenza, ai sensi dell’articolo II della Costituzione e delle leggi degli Stati Uniti, il tuo impiego presso il Dipartimento di Giustizia è con la presente terminato e sei rimosso dal servizio federale con effetto immediato”.

I migranti in catene? “Sono assassini, signori della droga”

Parlando a un evento repubblicano in Florida Trump ha poi difeso i rimpatri forzati dei migranti dopo le polemiche sulla foto postata dalla Casa Bianca che mostrava un gruppo di uomini in catene in procinto di salire su un aereo. “Si tratta di assassini, signori della droga, membri di bande, le persone più dure che abbiate mai incontrato o visto” ha detto il presidente Usa. “Ci rimproveravano perché li avevamo incatenati su un aereo. E lui (il presidente colombiano Gustavo Petro, ndr) ha detto: ‘Non è questo il modo di trattare le persone’. Ti piacerebbe essere il pilota di un aereo? Ci sono 300 persone sedute su un aereo, ognuna delle quali è un assassino, un signore della droga, un boss di qualche tipo, un capo mafia o un membro di una gang. E voi pilotate quell’aereo. Non finirà bene”.

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