L’emendamento presentato in Senato e “attenzionato” dal Governo. Il primo firmatario è Andrea Giorgis, capogruppo dem in commissione Affari costituzionali. Che a Today spiega: “La proroga serve per affrontare una vera e propria emergenza”
Prorogare fino alla fine dell’anno i permessi di soggiorno dei migranti che già dispongono di un documento perché studiano, lavorano o hanno legami familiari. La proposta è stata avanzata in Senato dal Partito democratico al decreto Milleproroghe e il Governo la sta prendendo in considerazione.
Ieri, martedì 4 febbraio, al termine di una riunione tra maggioranza e opposizioni il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto, tra i relatori del provvedimento, ha spiegato che ci sarebbe ampia condivisione sulla proposta. Se dal governo dovesse arrivare un via libera la proposta del Pd potrebbe essere accolta e diventare un emendamento degli stessi relatori, cioè di esponenti della stessa maggioranza.
L’idea del Partito democratico
L’emendamento del Partito democratico porta la firma del capogruppo dem in commissione Affari costituzionali Andrea Giorgis. La proposta fa riferimento alla “situazione di diffuso ritardo da parte delle Questure nel procedere ai rinnovi di tutti i tipi di permessi di soggiorno scaduti al 31 dicembre 2024”. L’idea è quella di prevedere una proroga fino al 31 dicembre 2025 per alleggerire le file davanti alle questure per i rinnovi dei permessi di soggiorno, così da “risolvere in modo strutturale le disfunzioni organizzative”, si legge nel testo.
La proroga serve “per affrontare una vera e propria emergenza. Centinaia e centinaia di persone straniere – che regolarmente vivono, lavorano o studiano in Italia – passano la notte in fila, con bambini e anziani, davanti agli uffici delle questure per avviare le pratiche di rinnovo o aggiornamento dei permessi di soggiorno”, spiega Giorgis raggiunto da Today.it.
“L’incertezza sui tempi dei rinnovi – continua l’esponente dem – si traduce spesso in una ulteriore violazione di fondamentali diritti come ad esempio rischia di avvenire nel caso raccontato in questi giorni da diversi organi di stampa di una ragazza di origine nigeriana, nata a Torino, che non può presentare la domanda per l’esame di maturità e rischia di perdere l’anno proprio se non riuscirà a ottenere il formale e ordinario rinnovo del permesso di soggiorno”.