Pubblicato il bando per i nuovi arruolamenti nell’intelligence
L’attacco iraniano ad Israele racconta diverse cose di una guerra moderna: il tentativo di “accecare” la contraerea attraverso l’hackeraggio dei sistemi radar, poi il lancio di droni a sciami per superare in qualche modo la fitta rete di difesa, infine i missili quando i sistemi antiaerei avrebbero dovuto essere in crisi, magari perché qualche drone suicida fosse arrivato a colpire. Ecco, a fronte di questo tipo di guerra, perché il futuro è già qui, non meraviglia che i nostri servizi segreti stiano cercando esperti di materie molto particolari: intelligenza artificiale, cybersecurity, minacce collegate ad armi di distruzione di massa, algoritmica, fotointerpretazione di immagini satellitari, scienze comportamentali, archivistica e digitalizzazione documentale. C’è tempo fino al 31 maggio per mandare i curriculum a questo sito. Basta accedere con lo Spid e compilare il modulo.
Si pensa spesso agli 007 come uomini di azione particolarmente arditi e astuti. E ce ne sono. Ma occorrono ancor di più i tecnici che padroneggino le tecnologie. E infatti da anni c’è un filo diretto tra il sistema di intelligence e le migliori università italiane.
Con quest’ultimo bando, appena reso pubblico, il Dipartimento per l’Informazione e la Sicurezza cerca i migliori giovani nelle seguenti discipline (dove si usa l’inglese a piene mani): intelligenza artificiale, per le figure di machine learning engineer, data scientist e big data engineer/architect; metodologie di penetration testing e red teaming, cyber threat intelligence, reverse engineering, malware analysis e digital forensics; minacce WMD (armi di distruzione di massa, ndr), armamenti, missilistica e tecnologie associate, nonché materiali dual use e reti di procurement; algoritmica per la crittoanalisi; fotointerpretazione di immagini satellitari; scienze comportamentali.
Sostanzialmente ci si muove negli ambiti di guerra cyber e guerra aerospaziale, ormai strettamente interconnessi, dove chi vince ha il dominio del campo di battaglia.
Avvertenza finale del Dipartimento: «Oltre alle competenze tecniche, sono richiesti affidabilità, forte senso di responsabilità e di attaccamento alle Istituzioni dello Stato, nonché comprovate doti di riservatezza». Ed è giusto così: la Repubblica affida a questi giovani servitori con casacca da 007, sperabilmente in grado di prevedere minacce future e futuribili, il suo futuro.
Fonte: LaStampa