Altri 250 italiani abbandonati da Wizzair a Faro: “L’equipaggio è scappato e ci hanno lasciati lì”

20.08.2024
Altri 250 italiani abbandonati da Wizzair a Faro: "L'equipaggio è scappato e ci hanno lasciati lì"
Altri 250 italiani abbandonati da Wizzair a Faro: "L'equipaggio è scappato e ci hanno lasciati lì"

I 200 passeggeri bloccati per quattro giorni allo scalo di Funchal-Madeira hanno conquistato le prime pagine dei giornali, ma esiste un’altra parte della storia. La racconta A.M., partita da Roma per partecipare a un matrimonio in Portogallo, al quale non è mai arrivata

Èil 15 agosto e A.M. deve raggiungere l’isola di Madeira, in Portogallo, per partecipare al matrimonio del cognato. Parte con il compagno, la loro bambina di 6 anni e altri parenti da Roma, carta d’imbarco di Wizzair alla mano. Non sa ancora che intanto all’aeroporto di Funchal-Madeira ci sono circa 200 italiani bloccati. La loro vicenda solo poche ore dopo avrebbe conquistato le prime pagine dei giornali, ma non è l’unica Odissea vissuta nella settimana di Ferragosto dagli sfortunati e – in quel momento ancora ignari -viaggiatori di Wizzair.

A raccontare un’altra parte della storia è A., originaria di Livorno: “Una volta arrivati sopra Madeira il comandante ha annunciato che il vento era oltre i limiti e che quindi ci avrebbe dirottato a Faro”, nel sud del Portogallo. Insieme ad altri 250 passeggeri circa, A. e la sua famiglia sbarcano in aeroporto, dove vengono lasciati dalla compagnia senza alcuna assistenza. Si rivolgono quindi al personale aeroportuale, provando a chiedere a Wizzair, per loro tramite, una stanza almeno per i bambini. “Ci hanno risposto dopo un’ora e mezza che era troppo costoso e che quindi non veniva coperto dalla compagnia. Abbiamo dormito su delle brandine, fatiscenti, che ci ha fornito la protezione civile locale, non Wizzair”. 

Fallisce anche il secondo atterraggio

Il giorno dopo – siamo al 16 agosto – Wizzair tenta di nuovo il volo. I passeggeri vengono imbarcati a Faro, l’aereo decolla. “Arrivati sopra Madeira abbiamo provato ad atterrare ma il comandante non è riuscito. Ci siamo messi in coda per la pista, i due aerei prima di noi sono atterrati, ma senza dare ulteriori comunicazioni il pilota ci ha dirottato nuovamente a Faro. Alle nostre proteste, una volta atterrati, il comandante ha risposto dicendo che potevamo scendere, loro facevano rifornimento e ci avrebbero, almeno, riportati a Roma”.

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