Assolto per legittima difesa l’uomo che uccise il vicino durante un litigio per una ruspa

06.12.2025 06:15
Assolto per legittima difesa l'uomo che uccise il vicino durante un litigio per una ruspa

Assolto artigiano accusato di omicidio: la corte riconosce la legittima difesa

Il 5 gennaio 2023, Sandro Mugnai è stato assolto dall’accusa di omicidio volontario, dopo tre anni di processo. La giudice Annamaria Loprete ha letto la sentenza che ha segnato un cambio decisivo nella vita di Mugnai, il quale ha ucciso il vicino Gezim Dodoli in un contesto di autodifesa quando quest’ultimo stava minacciando la sua abitazione con una ruspa, riporta Attuale.

La lite tra i due uomini è degenerata rapidamente, portando a una situazione surreale in cui la ruspa di Dodoli era pronta a distruggere la casa di Mugnai. La procura aveva inizialmente arrestato l’artigiano con l’accusa di omicidio volontario, ma dopo pochi giorni è stato liberato grazie al riconoscimento della legittima difesa da parte del giudice per le indagini preliminari, Giulia Soldini.

Tuttavia, la procura ha continuato a perseguire il caso, sostenendo che Mugnai avesse utilizzato un eccesso colposo di legittima difesa. La pubblico ministero Laura Taddei ha affermato che Mugnai avrebbe iniziato a sparare prima che Dodoli provocasse un danno reale, con il processo che ha subito vari rinvii e vari cambi di interpretazione da parte dei magistrati coinvolti.

Durante la sua arringa finale, gli avvocati di Mugnai hanno sottolineato l’assenza di alternative nel momento dell’assalto. La corte ha infine convenuto con la difesa, riconoscendo che Mugnai non aveva altra scelta se non quella di proteggere la propria vita e la sua casa.

“Sono stati anni tragici, nei quali ho detto quello che era accaduto davvero – ha dichiarato Mugnai emozionato, stringendo la famiglia al petto. – Sono loro che non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno”. Il processo ha evidenziato le tensioni e le difficoltà della legittima difesa in Italia, un tema che continua a suscitare dibattiti sulla legalità e le condizioni di autodifesa.

Ora che il caso si è concluso, Mugnai spera di tornare a una vita normale, dopo un lungo periodo di angoscia e incertezze. La vicenda ha messo in luce la complessità dei diritti di autodifesa e l’interpretazione delle leggi italiane in situazioni di conflitto.

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