Autopsia oggi per Simona Cinà, la pallavolista deceduta a Palermo: i nodi da sciogliere

07.08.2025 09:35
Autopsia oggi per Simona Cinà, la pallavolista deceduta a Palermo: i nodi da sciogliere

Tragedia a Bagheria: Autopsia per far luce sulla morte di Simona Cinà

Palermo, 7 agosto 2025 – Oggi è il giorno dell’autopsia sul corpo di Simona Cinà, la giovane pallavolista ritrovata senza vita in piscina durante una festa di laurea a Bagheria. Questo esame risulta cruciale per chiarire le cause della morte, le quali attualmente variano tra le ipotesi degli inquirenti – che sospettano un malore fatale in acqua o un incidente senza dolo – e le convinzioni dei familiari e degli amici della 20enne, che non credono che Simona sia annegata. L’ex fidanzato conferma: “Era una salutista, mai vista ubriaca”, riporta Attuale.

Il cadavere della ragazza è stato scoperto qualche ora prima dell’alba di sabato mattina, 2 agosto, nella villa affittata per il ‘pool party’ di laurea. Due giorni dopo, il 4 agosto, è stato effettuato il sequestro di numerosi oggetti rinvenuti nella casa: decine di bottiglie di alcolici, bicchieri e i vestiti della giovane. Tra gli oggetti requisiti, si trovano i vestiti di Simona, il costume che indossava, insieme a cinque bottiglie di gin, sei di spritz, 12 di spumante, oltre a vari teloni da mare e abiti.

In questa giornata, si attende la verità riguardo alla morte di Simona. L’autopsia, che verrà eseguita stamattina al Policlinico di Palermo, potrà rivelare le cause del decesso e fornire risposte tanto attese dalla famiglia della ragazza. Per i genitori e i suoi due fratelli, una sorella gemella e un fratello maggiore, persiste un grande mistero: come possa una giovane atleta, esperta nuotatrice, essere annegata in una piscina di piccole dimensioni.

A occuparsi dell’autopsia sarà l’anatomopatologo Tommaso D’Anna, che verificherà la presenza di acqua nei polmoni, per determinare se Simona sia effettivamente affogata o se ci siano altre cause alla base della sua morte. Un perito di parte sarà presente per conto della famiglia, nominato dagli avvocati Gabriele Giambrone e Davide Carnese.

I risultati degli esami tossicologici e istologici saranno disponibili dopo circa 45 giorni e saranno fondamentali per completare la ricostruzione medico-legale. Le famiglie di Simona stanno aspettando risposte, come ha dichiarato il fratello Gabriele Cinà: “Speriamo di avere delle risposte, aspettiamo, non possiamo fare altro”.

Martedì sera, nei primi accertamenti medico-legali al Policlinico di Palermo, il corpo è stato sottoposto a una Tac e a radiografie per verificare eventuali fratture o emorragie interne. Tuttavia, secondo quanto riportato, tali esami non sarebbero stati esaustivi, tanto che è stata disposta anche una risonanza magnetica dagli esperti nominati dalla Procura.

Intervistati dai carabinieri di Bagheria che indagano sul caso, i familiari di Simona hanno confermato che “stava bene e non aveva alcun problema di salute”. Era un’atleta che si sottoponeva regolarmente a visite mediche per partecipare a gare e ottenere i certificati necessari per le competizioni.

La Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e al momento l’ipotesi principale rimane quella del malore o di un incidente senza dolo. Alcuni ragazzi presenti nella piscina hanno riferito che la serata era stata “tranquilla” e che “nessuno si è accorto di cosa fosse successo” alla ragazza. Quando l’hanno vista sul fondo della piscina, due di loro si sono immediatamente tuffati, vestiti, per aiutarla, ma nemmeno i tentativi di rianimarla, effettuati fino all’arrivo del personale del 118, sono riusciti a salvarla.

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere