Critiche statunitensi all’Unione Europea: l’allerta di Brando Benifei
Le recenti affermazioni contenute nella nuova strategia per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti sono state giudicate da Brando Benifei, eurodeputato del Pd e presidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti del Parlamento europeo, come gravi e offensive. Secondo Benifei, tali espressioni «lasciano di stucco» e non sono appropriate per un alleato con cui l’Unione è in negoziazione, riporta Attuale.
Benifei ha sottolineato che le critiche mosse dagli Stati Uniti non si limitano a un giudizio legittimo, ma configurano una vera e propria accusa, considerando l’Unione Europea addirittura un problema per l’Europa stessa. Washington critica il ruolo dell’Ue e di altri organismi transnazionali, sostenendo che essi minano le libertà politiche e la sovranità, supportando di fatto il nazionalismo più estremo.
In merito a come l’Unione dovrebbe rispondere a questa situazione, Benifei ha affermato: «Gli Stati Uniti devono darci una spiegazione. La prossima settimana avrò una call con parlamentari statunitensi democratici e repubblicani; credo che non tutti loro siano d’accordo con questa impostazione. Ma devono reagire anche i leader europei per l’ingerenza nella politica interna dei singoli Stati».
Il deputato ha chiarito che Washington desidera alimentare la resistenza contro la traiettoria attuale dell’Europa, dimostrando un chiaro sostegno ai partiti euroscettici di estrema destra. Questo atteggiamento, a suo avviso, potrebbe portare a una frammentazione dell’Unione Europea.
Riguardo a scenari futuri, Benifei ha indicato che diversi gruppi ultraconservatori americani stanno promuovendo l’idea di una proliferazione della Brexit, chiedendo a più Paesi di lasciare l’Ue. «Questo rappresenta un’interferenza gravissima», ha sentenziato.
Infine, in riferimento all’ingerenza degli Stati Uniti nelle recenti elezioni presidenziali polacche, dove il candidato ultranazionalista Karol Nawrocki ha ricevuto il sostegno di Trump, Benifei ha avvertito: «Se si passa da un singolo episodio a una strategia vera e propria, ci troviamo di fronte a un’ingerenza inaccettabile». Ha concluso affermando che questa strategia potrebbe influenzare le relazioni tra UE e Stati Uniti, aumentando le difficoltà nei negoziati commerciali e in altri settori, poiché Washington sembra considerare l’Unione come un nemico da smantellare.