Bulgaria sempre più instabile: verso le settime elezioni in tre anni

09.08.2024
Bulgaria sempre più instabile: verso le settime elezioni in tre anni
Bulgaria sempre più instabile: verso le settime elezioni in tre anni

Fallito l’ultimo tentativo di formare un governo dopo le elezioni dello scorso giugno, si torna alle urne entro due mesi con il Paese più povero dell’Ue dilaniato dalla corruzione

La Bulgaria andrà a nuove elezioni anticipate nei prossimi mesi, le settime negli ultimi tre anni. È fallito anche il terzo e ultimo tentativo previsto dalla costituzione per formare un nuovo governo, dopo il voto anticipato del 9 giugno scorso, tenutosi insieme alle elezioni europee. A rimettere il mandato nelle mani del presidente Rumen Radev è stato il rappresentante di ‘C’è un popolo come questo’ (Itn), una formazione populista giunta sesta alle elezioni di giugno.

In precedenza avevano fallito prima il rappresentante del partito della famiglia popolare Gerb (Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria), vincitore dell’ultima consultazione, e successivamente il partito liberale Continuiamo il cambiamento (Pp). Il presidente Radev dovrà ora nominare un premier ad interim che porti il Paese balcanico a nuove elezioni, che dovranno essere indette entro due mesi.

La Bulgaria, Paese dell’ex blocco sovietico che fa parte della Nato e che nel 2007 ha aderito alla Ue, è da tempo interessata da una forte instabilità politica a causa di un Parlamento fortemente frammentato, cosa questa che impedisce la formazione di maggioranze in grado di dare un governo solido e credibile al Paese. “La spirale di elezioni inconcludenti continua e non solo provoca irritazione, ma sblocca anche una serie di processi distruttivi”, ha dichiarato Radev. “Faccio appello a un dibattito politico significativo e al fair play nelle prossime settimane. Altrimenti, siamo condannati a ripetere procedure che sempre più persone considerano inutili”, ha detto il presidente.

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Le elezioni di giugno sono state innescate dal crollo, a marzo, di una coalizione che comprendeva Gerb, il partito dell’ex premier Bojko Borisov, che aveva detenuto il potere per gran parte dei 15 anni precedenti, e il partito Pp. Gerb era arrivato primo al voto di giugno, conquistando 68 seggi, mentre il partito Pp ne ha ottenuti 39. Entrambi i partiti sono ampiamente favorevoli all’Ue e al mercato, ma sono stati lacerati da continui litigi e rivalità personali. L

a Bulgaria, lo Stato membro più povero dell’Unione Europea e uno dei più corrotti, ha bisogno di un periodo di stabilità di governo per migliorare il flusso di fondi Ue nelle sue infrastrutture in difficoltà. La situazione di stallo politico sta anche ostacolando i suoi sforzi per entrare nell’euro e partecipare pienamente all’area Schengen europea a confini aperti.

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