Milano: Le Indagini sullo Sviluppo Immobiliare e il Settore del Lusso
Milano – I progetti di sviluppo immobiliare hanno radicalmente trasformato la città, mentre archistar e affari nel settore immobiliare si intrecciano con i lati oscuri dell’ultras del calcio, evidenziando la necessità di pulizia nelle curve di San Siro e nei club. La questione si estende anche allo sfruttamento del lavoro nella logistica e nell’alta moda, con le grandi aziende tecnologiche che interagiscono con il Fisco. Queste inchieste stanno toccando i centri nevralgici del potere a Milano, guidate dalla Procura capitanata da Marcello Viola, un procuratore che ha rotto il tradizionale schema della professione non avendo lavorato nella giustizia milanese.
Classe 1957, Viola è entrato in magistratura nel 1981 e, prima di giungere a Milano, ha svolto un importante lavoro a Palermo come pubblico ministero, affrontando la Cosa Nostra e successivamente ha ricoperto il ruolo di procuratore a Trapani. Quando è arrivato a Milano, l’ufficio procuratore si trovava in una fase critica, caratterizzata da conflitti interni e accuse di scarsa indagine sugli appalti dell’Expo 2015. L’avvento di Viola nel 2022 ha segnato un cambiamento significativo, dando nuova energia alle indagini sull’urbanistica milanese. Queste indagini affondano le radici in denunce di residenti preoccupati per i nuovi sviluppi immobiliari costruiti vicino alle loro abitazioni.
Le denunce riguardanti presunti abusi edilizi non sono state accantonate, ma hanno avviato una sequenza di indagini meticolose, in mano alla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e a un team di pm tra cui Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici. Questi ultimi hanno utilizzato il Nucleo di polizia economico-finanziaria per esporre le problematiche legate al business miliardario del mattone. Nei loro atti di perquisizione, i pm hanno evidenziato come vi sia stata una “degenerazione della gestione urbanistica da parte dell’amministrazione comunale di Milano”, dove gli uffici destinati a proteggere l’interesse pubblico si sono piegati agli interessi di un’élite ristretta di privati, contribuendo a un’espansione edilizia incontrollata.
Queste accuse richiamano alla mente riferimenti storici, come i conflitti immobiliari degli anni ‘60, descritti in film iconici come ’Le mani sulla città’ di Francesco Rosi. Oggi, i progetti edilizi vengono lanciati con nomi anglofoni e accompagnati da campagne di marketing imponenti. Le indagini della Procura, sotto la coordinazione del pm Paolo Storari, si sono estese anche al settore del lusso, svelando forme di sfruttamento dietro il made in Italy. Le recenti misure di amministrazione giudiziaria nei confronti di Loro Piana seguono provvedimenti simili relativi ad altre aziende come Armani e Dior, molti dei quali si sono conclusi positivamente con la revoca delle misure dopo percorsi di bonifica.
Le indagini sul caporalato nella logistica e nei trasporti hanno permesso di recuperare ingenti somme di denaro e regolarizzare migliaia di lavoratori, mentre colossi come Amazon sono stati coinvolti in accuse di frode fiscale di vasta portata. Resta da vedere come evolveranno le inchieste e quali misure drastiche potrebbero essere adottate per controllare un settore così strategico e denso di interessi, in un periodo in cui Milano si trova al centro di un vasto rinnovamento urbanistico e imprenditoriale.