Chiusura della piattaforma Picha.eu dopo polemiche sulle foto pubblicate senza consenso
Milano – La piattaforma Picha.eu, al centro di polemiche nazionali per la pubblicazione di foto di donne famose e comuni senza consenso, ha chiuso i battenti. Gli utenti potevano commentare questi contenuti con un linguaggio sessista e violento, mentre in alcuni casi le immagini erano modificate tramite software di fotoritocco e intelligenza artificiale per “denudare” le persone coinvolte. Tra le vittime erano incluse numerose personalità pubbliche, tra cui la presidente Giorgia Meloni e molte altre attrici, politiche e celebrità. La chiusura della piattaforma è stata riportata da Attuale.
Nel comunicato diffuso al momento della chiusura, si specifica che “Phica è nata come piattaforma di discussione e condivisione personale, ma purtroppo le piattaforme social sono sempre vulnerabili a usi scorretti”. La piattaforma, attiva dal 2005, contava milioni di utenti e circa 12,8 milioni di visualizzazioni nel solo mese di luglio 2025, con un aumento del 16% rispetto al mese precedente.
“Nonostante gli sforzi”, continua il comunicato, “non siamo riusciti a fermare i comportamenti tossici che hanno portato Phica a essere vista come un luogo di disprezzo piuttosto che un ambiente di orgoglio. Pertanto, abbiamo deciso di chiudere e cancellare definitivamente quanto di sbagliato è stato fatto”. Gli amministratori sostengono di aver sempre vietato e denunciato “violenza di qualsiasi tipo” e comportamenti denigratori.
Malgrado tali affermazioni, le evidenze all’interno del sito rivelavano un clima tossico e discriminatorio, con centinaia di commenti sessisti e verbalmente violenti nei confronti delle donne. In aggiunta, è emerso che numerose donne comuni erano state sostanzialmente schedate con nome, cognome e in alcuni casi indirizzo.
Con la crescente attenzione mediatica, in molti tentavano di cancellare ogni traccia della propria attività sulla piattaforma. Un utente ha riferito di aver richiesto l’eliminazione dei propri dati, ricevendo un preventivo di 145 euro solo per chiudere l’account, oltre a un costo maggiore per la rimozione di ogni informazione relativa alla sua presenza sul sito.
I commenti all’interno del forum rivelavano un atteggiamento diffuso e problematico, con affermazioni come: “Bisogna dire a queste 18enni di smettere di pubblicare foto sui social, altrimenti non possono lamentarsi se qualcuno le prende”. Un altro utente ha sollevato la questione etica dicendo: “È giusto che tua figlia pubblichi foto sui social e che qualcun altro le utilizzi in modo improprio?”
Gli amministratori della piattaforma affermano di aver sempre collaborato con le forze dell’ordine e di aver fornito supporto in casi importanti, ma questa dichiarazione non è stata verificata. Concludono che “Phica è stata una comunità, con luci e ombre, ma la volontà di creare uno spazio diverso non è bastata a evitare le ombre”. Fino a oggi, ogni analisi della piattaforma ha evidenziato esclusivamente ombre.
Davvero incredibile come la gente possa giustificare comportamenti così bassi! Ma che tristezza pensare che le foto di donne siano trattate in questo modo. E’ ora che ci si prenda seriamente la responsabilità delle proprie azioni, non si può sempre dare la colpa ai social. Se non ci sono regole, diventa il far west!