La premier avrà una serie di incontri con le autorità cinesi, compreso il presidente Xi Jinping
C’è finalmente una data ufficiale sul calendario. Giorgia Meloni sarà in Cina dal 27 al 31 luglio, accompagnata da una folta delegazione di Palazzo Chigi e dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’ufficialità è arrivata oggi da Pechino, dopo settimane di indiscrezioni che collocavano la prima visita della premier italiana nella Repubblica popolare – su invito dell’omologo cinese Li Qiang -, a fine mese. “La Cina è disposta a cogliere questa visita come un’opportunità per migliorare la comprensione e rafforzare la fiducia, approfondire la cooperazione pratica e far progredire costantemente le relazioni Cina-Italia e Cina-Ue”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Mao Ning, aggiungendo che Meloni incontrerà il presidente cinese Xi Jinping e il premier Li Qiang.
La missione di Meloni mira a completare il rilancio dei rapporti con Pechino, dopo il mancato rinnovo di Roma del memorandum d’intesa sulla Belt and Road Initiative, nota da noi come Nuova via della seta. In Cina, la premier italiana cercherà di rafforzare il partenariato strategico globale Cina-Italia, trasformando, di fatto, l’intesa siglata 20 anni fa nella piattaforma di dialogo prediletta tra i due Paesi. Fra i documenti che il governo si auspica di siglare durante la visita il più importante è quindi il Piano d’azione per il rafforzamento del Partenariato strategico globale 2024-2026.
In arrivo accordi su tecnologia e automotive?
Altro obiettivo della visita di Giorgia Meloni è la conclusione del memorandum sulla collaborazione industriale fra il ministero delle Imprese e del Made in Italy e il dicastero della Tecnologia cinese. Durante la visita potrebbero essere firmate anche intese su indicazioni geografiche, cooperazione nel settore educazione, sicurezza alimentare, protezione ambientale. A tali documenti potrebbe aggiungersi la possibile sigla di quattro accordi preliminari fra il dicastero guidato da Adolfo Urso e quattro aziende cinesi: si tratta di Ccig, Jac Motors e Chery, attive nel settore automobilistico, e Ming Yang, leader globale nel comparto eolico
Non a caso, la delegazione di Palazzo Chigi arriva atterra nella Repubblica popolare il giorno prima dell’inizio dei lavori del Business Forum Italia-Cina che si aprirà nel pomeriggio del 28 luglio presso la Grande sala del popolo nella capitale cinese. Forum al quale sono state invitate una lista molto selettiva di grandi imprese italiane prevalentemente nel settore energetico. Qui, oltre a Meloni e al suo omologo Li, che si sono già incontrati al G20 di New Delhi dello scorso anno, ci saranno i co-presidenti del Forum Ge Hajiao, a capo della Bank of China, e Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, oltre al capo dell’Ice Matteo Zoppas. A completare la prima scaletta di interventi, inoltre, Zhang Yujing, presidente della Camera di commercio per l’import e l’export di macchinari e prodotti di elettronica, e Barbara Cimmino, vicepresidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria. Il 30 luglio, la premier dovrebbe poi recarsi a Shanghai per incontrare i rappresentanti della locale comunità degli affari.