Dietrofront di Olaf Scholz sui bonus per i veicoli green in vista delle elezioni generali del 2025. Il tentativo del cancelliere per guadagare popolarità e risalire nei sondaggi
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato la reintroduzione dei bonus per l’acquisto di veicoli elettrici, una misura abbandonata alla fine del 2023 dopo che la Corte costituzionale aveva imposto una stretta sulla spesa pubblica del governo nel nome del rigore.
Il dietrofront
Questa decisione è stata presentata dalla leadership tedesca come tentativo strategico di stimolare la transizione ecologica e di sostenere l’industria automobilistica nazionale, in un contesto in cui il mercato dei veicoli elettrici ha subito un brusco rallentamento dopo l’eliminazione degli incentivi.
La mossa della cancelleria fa parte della strategia concordata dal Partito socialdemocratico (Spd) di Scholz in vista delle elezioni federali del settembre 2025. La manovra comprende anche sgravi fiscali per gli investimenti stranieri e il sostegno all’industria nazionale tramite il cosiddetto bonus “Made in Germany”, destinato a incentivare la produzione nel Paese e attirare capitali esteri.
Il documento programmatico suggerisce anche di aumentare il salario minimo, di tagliare le tasse per il “95%“ dei tedeschi e introdurre tariffe di rete ridotte per le industrie ad alta intensità energetica come quelle chimiche o del vetro.
L’incentivo per le elettriche
Il programma di bonus, in precedenza noto come Umweltbonus, era stato introdotto per incentivare l’acquisto di veicoli elettrici e ibridi plug-in, favorendo la riduzione delle emissioni inquinanti.
Tuttavia, nell’ottobre 2023, il governo ha deciso di eliminarlo a causa di costi elevati e preoccupazioni riguardanti l’eccessivo supporto ai veicoli ibridi plug-in, ritenuti non sufficientemente green per giustificare gli incentivi. Inoltre, il governo aveva spostato l’attenzione verso politiche più orientate alla riduzione diretta delle emissioni e alla promozione delle energie rinnovabili, puntando a settori diversi da quello automobilistico.
Il conseguente calo delle vendite ha creato preoccupazioni tra i produttori e lavoratori del settore automobilistico, un pilastro dell’economia tedesca, e ha spinto il governo a rivalutare la sua posizione.
La rincorsa elettorale
La proposta arriva in un momento delicato per Scholz, il cui governo è sempre più criticato per la gestione della transizione energetica e delle politiche industriali. I sondaggi, vedono l’Spd dietro non solo ai cristiano-democratici della Cdu, ma anche al partito di estrema destra AfD. Nonostante la situazione incerta, Lars Klingbeil, il co-presidente dell’Spd, ha sottolineato che il partito crede ancora in una possibile rimonta elettorale, e che per farlo occorre concentrarsi su politiche a favore della “classe media lavoratrice”.