Diario da Teheran: «Nonostante i bombardamenti continui, io e la mia famiglia abbiamo scelto di rimanere»

17.06.2025 14:55
Diario da Teheran: «Nonostante i bombardamenti continui, io e la mia famiglia abbiamo scelto di rimanere»

La Guerra in Iran: Un Messaggio di Speranza tra le Devastazioni

Mi presento, sono Pouria Nouri, un documentarista con sede a Teheran, la capitale iraniana — una metropoli che ha recentemente e inaspettatamente vissuto un’escalation di violenza, trasformandosi in un teatro di guerra che nessuno si aspettava. Questo scenario drammatico, riporta Attuale.

La situazione è esplosa nelle prime ore del 13 giugno, quando un forte boato di un’esplosione ha colpito la mia abitazione, facendomi sobbalzare dal letto. Solo poche ore dopo, le notizie hanno svelato che l’aeronautica israeliana aveva intrapreso raid aerei mirati nel centro di Teheran, eliminando diverse figure di spicco dell’esercito iraniano. Queste operazioni non hanno risparmiato neppure i civili, tra cui una giovane poetessa e scrittrice, Parnia Abbasi, la cui vita è stata stroncata insieme a quella dei suoi familiari.

Oggi, gli abitanti di Teheran si trovano a dover affrontare una paura diffusa, vivendo in una condizione di guerra praticamente totale. A diversi giorni dall’inizio del conflitto, la capitale e altre zone dell’Iran sono costantemente minacciate da nuovi attacchi. Il suono delle esplosioni risuona ininterrottamente, giorno e notte, con infrastrutture vitali e basi militari nel mirino degli attacchi, mentre il numero di vittime tra i civili continua a crescere.

Attualmente sono le 22:00 del 16 giugno. Mentre alcuni quartieri di Teheran subiscono raid aerei, molti cercano di mantenere una routine quotidiana. Tuttavia, il traffico congestionato ha ostacolato a molti il tentativo di lasciare la città per raggiungere luoghi ritenuti più sicuri.

Nonostante le difficoltà, io e la mia famiglia abbiamo preso la decisione di rimanere — per manifestare la nostra vicinanza a coloro che ancora considerano questa città come la propria casa. In mezzo a questa ingiusta guerra, emergono anche segni di solidarietà: sui social network, un numero crescente di iraniani sta aprendo le proprie abitazioni, offrendo rifugio a chi è rimasto intrappolato a Teheran.

Nel contesto attuale, è essenziale mantenere una visione critica e una consapevolezza diffusa dei fatti, mentre il dibattito su questo conflitto rimane attualissimo. La resilienza e la speranza di una comunità possono rappresentare un faro di luce anche nei momenti più bui.

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