Dodon attacca le visite dei leader europei a Chișinău

23.08.2025 16:45
Dodon attacca le visite dei leader europei a Chișinău
Dodon attacca le visite dei leader europei a Chișinău

Il 22 agosto 2025, durante lo show online “Dal vivo con Igor Dodon”, il presidente del Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldova (PSRM) ha criticato duramente i leader europei che visiteranno Chișinău alla fine del mese. Secondo Dodon, la presenza dei capi di Stato e di governo stranieri rappresenta un’ingerenza negli affari interni del Paese. In particolare, l’ex presidente ha definito la partecipazione del presidente francese Emmanuel Macron, del polacco Donald Tusk e del tedesco Friedrich Merz come un “intervento diretto” nella politica moldava. Le dichiarazioni di Dodon sono state riportate da Newsmaker.

Le critiche e l’appello a Macron

Nel suo intervento, Dodon ha paragonato l’arrivo dei leader europei alla possibile visita di Vladimir Putin o Aleksandr Lukašenko in Moldavia durante le elezioni presidenziali del 2020, sostenendo che un simile evento avrebbe provocato uno scandalo internazionale. Rivolgendosi direttamente a Emmanuel Macron, il leader socialista ha detto: “Compagno Macron, stimato Macron, non dimenticheremo questa ingerenza. Rispettiamo i partner francesi, ma dovete sostenere la Moldavia e non la marionetta Maia Sandu e il suo gruppo criminale PAS”.

Il contesto politico e simbolico della visita

I leader di Polonia, Germania e Francia parteciperanno alle celebrazioni per il 34º anniversario dell’indipendenza della Moldavia il 27 agosto, a un mese esatto dalle elezioni parlamentari previste per il 28 settembre. L’incontro ha lo scopo di dimostrare sostegno europeo alla società moldava e al percorso di riforme democratiche intrapreso dal governo. Bruxelles sottolinea che l’Unione Europea non sostiene singoli politici, ma i cittadini moldavi e il loro diritto a un futuro libero e indipendente. Per l’opposizione filorussa, invece, la visita è usata come strumento di polemica.

Europa, Ucraina e la dimensione regionale

Il rafforzamento della partnership con l’Unione Europea è visto a Chișinău come garanzia di assistenza nelle riforme e nella lotta alla corruzione, campi in cui Dodon è accusato di aver ostacolato i progressi negli anni precedenti. La visita dei leader europei è interpretata come un segnale di fiducia nella nuova direzione politica della Moldavia. Dal lato ucraino, la presenza di un vicino stabile e orientato all’Europa è considerata un fattore strategico per la sicurezza dell’intera regione, soprattutto mentre prosegue la guerra russa contro l’Ucraina. Le critiche di Dodon, in questo senso, ricalcano la retorica di Mosca, volta a isolare Chișinău dall’Occidente.

1 Comments

  1. Ma che situazione assurda! Non capisco perché Dodon si lamenti così tanto. A noi in Europa piace pensare a un futuro migliore per tutti, non gioca mica a fare il bullo. La Moldova ha bisogno di sostegno, non di chiusura. Come si fa a non voler aprirsi al mondo?

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