Dopo le elezioni in migliaia in piazza a Tbilisi per denunciare la nuova “operazione speciale russa”

29.10.2024
Dopo le elezioni in migliaia in piazza a Tbilisi per denunciare la nuova "operazione speciale russa"
Dopo le elezioni in migliaia in piazza a Tbilisi per denunciare la nuova "operazione speciale russa"

In Georgia ha vinto il partito filorusso del premier Kobakhidze, ma le opposizioni non hanno riconosciuto il risultato. La presidente ai dimostranti: “Non avete perso, i vostri voti sono stati rubati”

Migliaia di persone sono scese in piazza a Tbilisi, la capitale della Georgia, per protestare contro quelli che ritengono essere stati brogli che hanno portato alla vittoria del partito filorusso Sogno Georgiano. I manifestanti sventolano bandiere nazionali, quelle dell’Unione europea e qualcuna anche dell’Ucraina. I risultati delle elezioni parlamentari di sabato sono stati un duro colpo per i cittadini filo-occidentali che sostenevano le forze dell’opposizione che mira a una rapida integrazione con l’Ue.

Il partito al governo Sogno Georgiano del premier Irakli Kobakhidze ha ottenuto quasi il 54% dei voti, secondo la commissione elettorale. I quattro principali partiti di opposizione hanno però denunciato brogli e dichiarato di non riconoscere i risultati e di voler boicottare l’Aula. Gli osservatori dell’Ocse (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) hanno dichiarato di aver registrato episodi di compravendita di voti, intimidazione degli elettori e imbrattamento delle schede elettorali che potrebbero aver influenzato il risultato, ma non hanno affermato che le elezioni siano state truccate.

Le accuse

La presidente Salome Zourabichvili, un ex alleata di Sogno Georgiano e ora tra i suoi principali oppositori, ha esortato la popolazione a protestare nella capitale Tbilisi per mostrare al mondo “che non riconosciamo queste elezioni”. La presidente, i cui poteri sono principalmente cerimoniali, ha definito il risultato una “operazione speciale russa”. “Non avete perso le elezioni, i vostri voti sono stati rubati”, ha tuonato Zourabichvili, in piazza a Tbilisi con i manifestanti.

“Dobbiamo creare un quadro completo di come è avvenuto questo sequestro di voti senza precedenti”, ha aggiunto, sostenendo che “insieme, con la stessa calma e tranquillità con cui siete qui oggi, difenderemo ciò che ci appartiene: il vostro diritto costituzionale a vedere tutelata la vostra voce”. Le accuse sono state respinte da Mosca. “Non c’è stata alcuna interferenza e le accuse sono assolutamente infondate”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. 

“Il popolo della Georgia ha lottato per la democrazia. Ha il diritto di sapere cosa è successo questo fine settimana. Ha il diritto di vedere che le irregolarità siano indagate in modo rapido, trasparente e indipendente. Poiché elezioni libere ed eque sono al centro dei valori europei”, ha affermato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Il primo ministro georgiano, Irakli Kobakhidze, da parte sua ha accusato l’opposizione di tentare di “scuotere l’ordine costituzionale” e ha assicurato che il suo governo rimane impegnato nell’integrazione europea.

La missione di Orban

In suo sostegno nel Paese è andato in missione anche il presidente ungherese, Viktor Orban. “La Georgia è uno Stato conservatore, cristiano e favorevole all’Europa”, ha scritto lunedì sulla piattaforma di social media X dopo il suo arrivo a Tbilisi. “Invece di inutili lezioni, hanno bisogno del nostro sostegno nel loro percorso europeo”, ha aggiunto il leader magiaro. Al suo arrivo Orban è stato sobissato di urla e fischi dai cittadini in piazza.

I risultati ufficiali hanno mostrato che Sogno Georgiano ha ottenuto il 54% dei voti, pari a 1,12 milioni di voti – 335.000 voti in più rispetto all’insieme dei quattro principali partiti di opposizione, che sono profondamente divisi. La commissione elettorale ha dichiarato che il voto è stato libero ed equo. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha dichiarato che i partiti di opposizione hanno “assolutamente ragione” a contestare i risultati delle elezioni.

Lascia un commento

Your email address will not be published.