Il nuovo codice della strada e il rischio di sospensione della patente per uso di farmaci
Roma, 13 luglio 2025 – Il nuovo codice della strada proposto da Matteo Salvini solleva interrogativi importanti riguardo la gestione del rischio di sospensione della patente in relazione all’assunzione di farmaci. Qual è la situazione attuale alla luce delle obiezioni sollevate da associazioni scientifiche e di pazienti? Lo evidenzia Silvia Natoli, responsabile della medicina del dolore per Siaarti, che ha partecipato di recente a una riunione al ministero. “Non ci sono ancora certezze”, riporta Attuale. “Nei mesi scorsi, una circolare ha fornito chiarimenti sulle modalità di screening. Il test effettuato sulla strada è preliminare e prevede un ulteriore controllo in ospedale. Inoltre, la decisione di sospendere la patente dopo conferma della positività spetta a un magistrato, il quale potrà ricevere la documentazione sanitaria. Tuttavia, non è stata fornita alcuna indicazione per considerare la prescrizione medica come attenuante”.
Dottoressa Natoli, qual è la vostra valutazione attuale?
“Non è ancora chiaro come debba comportarsi il paziente, ma ci stiamo adoperando per trovare una soluzione. Non abbiamo certezze nemmeno per i medici, che non sanno con precisione cosa raccomandare. Attualmente, la sola positività a determinate sostanze è sufficiente per sospendere la patente. È fondamentale che ci sia una norma chiara da seguire, piuttosto che lasciare tutto all’interpretazione individuale”.
Quali farmaci sono considerati illegali dalla normativa?
“I farmaci di maggiore preoccupazione includono oppiacei, cannabinoidi e benzodiazepine”.
E quanti sono i pazienti in Italia che assumono questi farmaci?
“Per quanto riguarda gli oppiacei, abbiamo dati ufficiali: circa due milioni e mezzo di pazienti ricevono almeno una prescrizione annuale, e tra questi, circa 400.000-450.000 ne hanno una continuativa. I numeri relativi alla cannabis sono meno definiti. Gli antidepressivi non vengono considerati sostanze da abuso; pur potendo provocare alterazioni dello stato psicofisico, non sono illegali. Al contrario, le benzodiazepine sono regolamentate e, secondo le mie valutazioni, il loro uso è molto più diffuso di quanto si pensi. Pensiamo ad esempio a farmaci comunemente usati per il sonno”.
Esistono farmaci che possono influenzare la guida dell’autoveicolo?
“Tutti i farmaci che interagiscono con il sistema nervoso centrale possono risultare problematici. Ad esempio, alcuni antidepressivi possono alterare lo stato psicofisico, soprattutto se vengono assunti in eccesso rispetto alle indicazioni mediche. Inoltre, è opportuno considerare che anche il dolore stesso, come dimostrato dalla letteratura medica, può compromettere la capacità di guida. Pertanto, non trattare adeguatamente il dolore potrebbe costituire un rischio, così come nel caso di un diabetico in terapia insulinica”.
Appare complesso definire una normativa chiara.
“Sì, l’intento del legislatore è quello di combattere gli abusi, dal momento che i mix di sostanze possono essere letali. Credo che l’alcol rappresenti anch’esso un grande rischio, ma è normalmente utilizzato con fini ricreativi, mentre altre sostanze sono frequentemente sotto controllo medico. Questo aspetto non è stato adeguatamente preso in considerazione. La questione principale è dunque: come trovare una regola? Si è discusso della possibilità di introdurre un patentino, che potrebbe offrire maggiore certezza anche agli agenti di polizia, ma al momento non è stata individuata una soluzione praticabile”.