Fine del mercato tutelato elettricità, cosa bisogna fare entro il 30 giugno

26.06.2024
Fine del mercato tutelato elettricità, cosa bisogna fare entro il 30 giugno
Fine del mercato tutelato elettricità, cosa bisogna fare entro il 30 giugno

Bollette della luce, da luglio si cambia: cosa occorre fare e cosa conviene, caso per caso

Mancano ormai pochissimi giorni alla fine del mercato tutelato dell’energia elettrica. L’appuntamento con il mercato libero è fissato al 1° luglio, ma molti italiani non sembrano preparati alla novità: 1 consumatore su 4 nemmeno non sa del termine del regime di maggior tutela, e ben 4,5 milioni di italiani dichiarano addirittura di non sapere se il loro contratto sia in regime tutelato o nel mercato libero, stando all’indagine commissionata da Facile.it

Facciamo quindi un po’ di chiarezza, cercando di capire cosa è possibile fare entro il 30 giugno e cosa succederà invece a chi non sceglierà nulla allo scadere del termine.

Cosa cambia per i clienti vulnerabili 

Nel mercato tutelato è l’autorità pubblica Arera a stabilire il prezzo ogni tre mesi e le strutture dei contratti sono standard, senza possibilità quindi di aggiunte o modifiche da parte degli operatori. La fine di questo regime non significa automaticamente che tutti dovranno scegliersi un operatore del mercato libero. Esistono vari scenari e possibilità a seconda delle situazioni.

Va innanzitutto specificato che la fine del regime a maggior tutele riguarderà solamente i clienti domestici non vulnerabili. A quest’ultima categoria, lo ricordiamo, appartengono coloro che posseggono almeno uno dei seguenti requisiti: 

  •  aver compiuto 75 anni;
  • avere diritto al bonus sociale elettrico – in base all’Isee – o al bonus per gravi condizioni di salute per le quali sono necessarie specifiche apparecchiature medico-terapeutiche alimentare dall’energia elettrica
  • essere un soggetto con disabilità 
  •  avere un’utenza una struttura abitativa di emergenza a causa di eventi calamitosi, oppure avere un’isola minore non interconnessa

I clienti considerati vulnerabili potranno continuare a usufruire del regime tutelato, ma non per forza. È sempre possibile scegliere un operatore del mercato libero consultando il portale di Arera per capire se ci sono offerte interessanti.

Ad oggi comunque sul mercato libero le tariffe sono in media più alte di oltre il 47 per cento rispetto al mercato tutelato, secondo la stima di Assoutenti. Per il momento, ai vulnerabili conviene senza dubbio restare nel regime di tutela. Se ci si trova già nel mercato libero, è sempre possibile (anche dopo il 30 giugno) informare il proprio operatore che si vuole passare alla tutela della vulnerabilità e inviare il modulo di autodichiarazione disponibile sul sito di Arera per veder riconosciuta la propria condizione. 

Cosa succede ai non vulnerabili (e quali sono le opzioni)

Dal 30 giugno il vero cambiamento riguarda quindi i clienti non vulnerabili. Chi appartiene a questa categoria e si trova al momento nel mercato tutelato, passerà automaticamente al servizio a tutele graduali (Stg). Il passaggio avverrà anche senza che si compia alcuna scelta e “senza alcuna interruzione nell’erogazione della fornitura di energia elettrica”, rassicura l’Arera.

Nella tutela graduale il servizio viene erogato da vari venditori selezionati attraverso procedure concorsuali. Ogni area territoriale è servita da un solo fornitore, che può servire anche più aree. Proprio il fatto che i venditori devono aggiudicarsi le aree territoriali ha comportato tariffe molto convenienti per i consumatori.

Arera ha diffuso gli esiti delle procedure concorsuali e di seguito è possibile varificare quale operatore si è aggiudicato il servizio nel proprio territorio.

aggiudicatari-2
Operatori per territorio (Arera)

Nelle tutele graduali il prezzo è composto da una componente variabile legata al Pun (Prezzo unico nazionale) e una fissa. Su quest’ultima componente, la gara al ribasso che si è svolta tra gli operatori ha comportato prezzi molto interessanti per i consumatori:iIn media, viene stimato un risparmio di circa 130 euro all’anno rispetto al servizio di tutela.

L’opzione più conveniente al momento risulta quindi il servizio a tutele graduali. Cosa può fare chi però si trova già sul mercato libero? Entro il 30 giugno è ancora possibile tornare nel servizio di tutela così che dal 1 luglio si passi automaticamente al regime a tutele graduali. Per farlo bisogna inviare una domanda alla società che gestisce per la propria area il servizio di maggior tutela. Farà fede la data di ricezione della richiesta, ed è dunque necessario affrettarsi.

Una volta scaduto il termine del 30 giugno, l’unica possibilità (per i non vulnerabili) sarà invece cercarsi un altro operatore sul mercato libero.

Lascia un commento

Your email address will not be published.