Le autorità russe hanno deciso di bloccare l’accesso a 81 siti di paesi Ue, prevalentemente di informazione. Nel mirino anche molti media italiani
Dopo la cortina di ferro reale, arriva anche quella digitale. La Mosca sigilla l’accesso dei suoi cittadini a internet e impedisce di fatto la consultazione di 81 media dei Paesi della Ue bloccandone l’accesso ai siti. Tra quelli italiani figurano i quotidiani “La Repubblica” e “La Stampa”, Rai e La7. Complessivamente però, il Paese più colpito da queste nuove misure è la Francia.
Secondo le autorità russa la scelta è stata eseguita in risposta a misure analoghe prese dalla Ue contro i siti russi Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.
“La parte russa ha avvisato ripetutamente e a vari livelli che a persecuzione politicamente motivata di giornalisti russi e il bando a media russi nella Ue non sarebbero stati ignorati” si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri.
. “Nonostante questo – prosegue il comunicato – Bruxelles e i Paesi membri hanno scelto di seguire la strada della escalation, costringendo Mosca ad adottare contromisure simmetriche e proporzionate”.
Infine una timida apertura: “Se le restrizioni ai media russi saranno revocate, la parte russa rivedrà la sua decisione in relazione ai media menzionati”, conclude la nota. La guerra di nervi, tra Ue e Federazion e Russa, prosegue anche con questi mezzi.