Forza multinazionale in Ucraina: quali paesi potrebbero partecipare e come garantire la protezione?

16.12.2025 22:55
Forza multinazionale in Ucraina: quali paesi potrebbero partecipare e come garantire la protezione?

La formula di Berlino per garantire la sicurezza dell’Ucraina

Il primo passo verso la stabilizzazione della regione prevede una tregua, seguita dall’implementazione di una «forza multinazionale» in Ucraina e dal lancio di un meccanismo simile all’articolo 5 della NATO, che prevede l’assistenza collettiva agli Stati aggrediti. Questi tre elementi, noti come «garanzie di sicurezza», dovrebbero prevenire future aggressioni russe, riporta Attuale.

1 Il governo americano pronto a intervenire per l’Ucraina

Questo impegno era già contemplato in un allegato al piano russo-americano in 28 punti, reso pubblico il 20 novembre. Durante il vertice di Berlino, i negoziatori statunitensi hanno confermato che questa promessa sarà formalizzata attraverso una legge che dovrà essere approvata dal Senato. Tuttavia, la Casa Bianca continua a mantenere alcune restrizioni imposte da Joe Biden. Il Pentagono ha escluso l’invio di soldati sul suolo ucraino. Gli Stati Uniti continueranno a fornire supporto intellettuale e assistenza militare, mentre Francia e Regno Unito sono previsti a guidare una «forza di interposizione» in Ucraina. In caso di necessità, Washington potrebbe anche dare l’ordine di attivare le forze aeree statunitensi stazionate in Europa orientale, pronti ad usare missili Patriot e droni.

2 Organizzazione della forza multinazionale

In Germania, è tornata in auge la proposta di un contingente multinazionale da inviare in Ucraina dopo la conclusione di un accordo di pace. Questa iniziativa, inizialmente controversa e fonte di divisioni tra gli stati europei, vede l’Italia e la Polonia tra i paesi più riluttanti. Il piano prevede l’invio di almeno 30.000 soldati la cui missione potrebbe includere la sorveglianza di infrastrutture critiche come reti elettriche e trasporti. La direzione militare sarà affidata a ufficiali delle forze armate francesi e britannici, con l’intento di seguire le linee guida di Kiev.

3 Possibili partecipanti al contingente

Attualmente non esiste una lista ufficiale di partecipanti, ma si prevede che nazioni come Finlandia, Danimarca e Norvegia possano contribuire. La Germania sta considerando questa opzione, mentre il ministro della Difesa, Boris Pistorius, giudica l’iniziativa «positiva». La Spagna, guidata dal premier Pedro Sánchez, sta cercando di sincronizzarsi con un accordo di pace prima di prendere una decisione definitiva. Si vocifera anche di potenziali contributi da parte di paesi lontani come Canada, Australia e Nuova Zelanda, anche se tali proposte richiederanno ulteriori verifiche.

4 Implicazioni delle negoziazioni con la Russia

Da Mosca è giunta una risposta negativa, rifiutando la presenza di soldati in Ucraina da parte di nazioni NATO e della «Coalizione dei volenterosi», escludendo di fatto molti paesi potenzialmente coinvolti. Tuttavia, alcuni diplomatici europei notano che mentre il Cremlino respinge la composizione specifica del contingente, non si oppone al concetto di una forza di interposizione. Un’alternativa discussa sarebbe il coinvolgimento delle Nazioni Unite, mentre altri suggeriscono che Zelensky potrebbe utilizzare la flessibilità della composizione della forza come leva nelle trattative con Mosca.

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