Giuli annuncia nuove misure per prevenire sprechi e truffe dopo il caso Kaufmann

26.06.2025 17:15
Giuli annuncia nuove misure per prevenire sprechi e truffe dopo il caso Kaufmann

Durante il question-time al Senato, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha illustrato le sue intenzioni a seguito delle notizie pubblicate da Open. Ha promesso misure per evitare che i film fantasma possano accedere ai fondi pubblici, affermando che le risorse dei contribuenti saranno destinate solo a chi realizza veri film, riporta Attuale.

«Vogliamo fermare sprechi e frodi», ha affermato Giuli. Oggi, 26 giugno, ha dettagliato il desiderio di apportare modifiche significative al sistema di tax credit che ha permesso a Francis Kaufmann di ottenere circa 1 milione di euro in tax credit: «Riteniamo fondamentale che l’investimento pubblico in questo ambito sia svolto in modo strategico, a beneficio dell’identità culturale italiana. Perciò è essenziale che i fondi siano gestiti con trasparenza e che venga premiato un comportamento virtuoso da parte degli operatori», ha aggiunto.

Il nuovo meccanismo di sostegno

Recenti inchieste hanno rivelato che Kaufmann, con l’assistenza di un produttore italiano, è riuscito a ottenere il tax credit per un film mai realizzato, dove almeno alcuni nomi compromessi non erano nemmeno a conoscenza del progetto. Giuli ha riconosciuto che il tax credit ha avuto un ruolo significativo nello sviluppo del settore: «Le agevolazioni previste dalla legge 220/2016 hanno supportato la crescita del settore cinematografico, contribuendo non solo agli aspetti economici ma anche a quelli culturali e occupazionali». Tuttavia, ha sottolineato che era necessaria una riforma: «Dobbiamo razionalizzare i criteri per l’assegnazione delle risorse, per evitare distorsioni che hanno portato un uso improprio dei fondi. I nuovi decreti previsti per il 2024 dettagliaranno le modalità di accesso a queste agevolazioni», ha spiegato. Ora è in vigore un divieto di sub-appaltare prestazioni o servizi; inoltre, è richiesto che il titolo dell’opera compare nei documenti di spesa, altrimenti il costo non sarà ritenuto eleggibile. Inoltre, la Direzione generale avrà la facoltà di valutare la congruità dei costi, allargandone le esclusioni dai benefici in caso di dichiarazioni false o inadempienze riguardo al reinvestimento.

Le novità e i nuovi controlli

Il ministero ha in programma ulteriori sviluppo per garantire un «rafforzamento dei controlli», finalizzati alla tracciabilità dei flussi finanziari, all’uso di conti correnti specifici, e all’obbligo di presentare perizie sui costi sostenuti. Giuli ha sottolineato che la Direzione generale competente intensificherà le operazioni di controllo su ogni pratica. Sono previsti anche approfondimenti su casi che presentano elementi di sospetto, nonostante le apparenti regolarità delle domande. «Il Ministero ha avviato controlli su circa 200 opere, richiedendo documentazione contabile e fiscale; in caso di ulteriori dubbi, molte domande sono state passate alla Guardia di Finanza, con cui abbiamo una convenzione specifica. A questo proposito, ho destinato ingenti risorse al potenziamento delle attività di controllo», ha concluso Giuli, facendo riferimento al caso specifico di Kaufmann.

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