Fiamme nel cantiere della società Green and Blue, dove era in fase di costruzione un impianto fotovoltaico. Secondo gli inquirenti ci sono pochi dubbi sull’origine dolosa del rogo: si tratta del terzo attacco avvenuto in pochi giorni in Sardegna
Prima le pale eoliche, adesso i pannelli fotovoltaici. Un violento incendio ha distrutto nella notte circa 2mila pannelli fotovoltaici nel cantiere della società Green and Blue di “Serra Tuili”, in località Garganu, nelle campagne di Tuili, in Sardegna. Un rogo che, almeno secondo le prime informazioni, potrebbe essere di natura dolosa: intorno alle 4 di oggi, mercoledì 11 settembre, le fiamme hanno investito i pannelli che erano ancora da installare nel nuovo impianto.
Incendio distrugge 2mila pannelli fotovoltaici
L’incendio si è propagato in maniera molto rapida, anche a causa del forte vento, avvolgendo i pannelli che erano accatastati in una zona all’aperto, priva di telecamere di videosorveglianza e lontana da cavi elettrici e altre fonti che potrebbero aver innescato un corto circuito. La società polacca Greenvolt Power aveva acquistato il terreno nel Sud Sardegna per costruire un impianto fotovoltaico.
Dopo aver ottenuto l’autorizzazione nel 2022, lo scorso mese erano iniziati i lavori, ma adesso tutto è andato in fumo. I 2mila pannelli che dovevano comporre il “mosaico” sono andati completamente distrutti. I danni non sono ancora stati quantificati, l’azienda risulta assicurata, ma la perdita rimane comunque enorme.
Gli altri episodi in Sardegna
I carabinieri del Norm di Sanluri e della stazione di Barumini hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica del rogo, anche se i dubbi sull’origine dolosa sono davvero pochi. Se i sospetti venissero confermati si tratterebbe del terzo attentato messo a segno in Sardegna contro impianti di energie rinnovabili.
Entrambi i casi a fine agosto: l’incendio nel sito della Vestas di Villacidro, dove era stato realizzato un impianto al centro di numerose polemiche, e i bulloni staccati dalla base di una pala eolica installata sulla strada provinciale 30 tra Mamoiada a Gavoi, in provincia di Nuoro. Adesso siamo al terzo episodio, di quella che sembra una vera e propria guerra contro gli impianti di energie rinnovabili.