Il 75% dei britannici vuole che Andrea Mountbatten-Windsor testi al Congresso Usa sulle questioni Epstein

27.11.2025 00:55
Il 75% dei britannici vuole che Andrea Mountbatten-Windsor testi al Congresso Usa sulle questioni Epstein

Londra, il 75% degli britannici chiede la testimonianza di Andrea al Congresso USA

LONDRA – Secondo un recentissimo sondaggio YouGov, il 75% dei britannici ritiene che l’ex principe Andrea Mountbatten-Windsor debba testimoniare davanti al Congresso americano riguardo le sue conoscenze sul finanziere Jeffrey Epstein, riporta Attuale.

In un contesto in cui Londra affronta un duro dibattito sul budget governativo, il sondaggio rivela che oltre due terzi della popolazione condividono la posizione del premier Sir Keir Starmer, il quale ha espresso la necessità che Andrea risponda alle domande del Congresso riguardanti Epstein.

Starmer, rispondendo a domande sull’ex principe, ha dichiarato: «Non commenterò il suo caso specifico. Ma come principio generale ho sempre sostenuto che chiunque abbia informazioni rilevanti in merito a questi casi dovrebbe dare la propria testimonianza a chi ne ha bisogno». Ha comunque aggiunto che «la decisione spetta a lui».

A Washington, la prima richiesta di informazioni indirizzata ad Andrea da parte della commissione congressuale è rimasta senza risposta. I rappresentanti democratici Robert Garcia e Suhas Subramanyam hanno commentato: «Il silenzio di Andrea parla da solo», sottolineando che ci sono «serią domande a cui deve rispondere», mentre lui continua a nascondersi. Tuttavia, senza il supporto dei repubblicani, la commissione non potrà obbligare Andrea a testimoniare.

Il caso di Andrea ha anche generato un forte sentimento tra il pubblico britannico. Il 79% degli intervistati sostiene che la decisione del re Carlo III di privare il fratello del titolo di principe, dopo averlo spogliato di altri onori, sia giusta. Sebbene il 58% pensi che la famiglia reale si sia mossa troppo lentamente nella questione, solo il 21% crede che il tempismo sia stato adeguato.

Fronteggiando le rivelazioni sulla sua amicizia con Epstein, il 53% dei britannici ritiene che il re abbia agito «nel modo migliore possibile» in risposta alla situazione, dimostrando una forte comprensione dei sentimenti pubblici.

Nonostante i recenti eventi che hanno scosso la monarchia britannica, il re Carlo III ha mantenuto la sua attenzione sugli interessi dell’istituzione, agendo con determinazione. Il figlio William, erede al trono, continua a guadagnarsi l’affetto degli britannici, con un gradimento che ha raggiunto il 76%, superando quello della principessa Kate (73%). Il sostegno verso la monarchia stessa resta elevato, con un 56% di approvazione tra la popolazione.

La situazione attuale dimostra che, nonostante le controversie familiari, la royal family continua a mantenere una certa stabilità e supporto nel Regno Unito, esemplificando un’istituzione che, come scrisse Walter Bagehot, è una «famiglia sul trono», con tutte le sue complessità e vulnerabilità.

1 Comments

  1. Mah, che situazione strana… Non riesco a credere che il 75% dei britannici stia chiedendo questo. Andrea deve davvero essere molto preoccupato, ma chi può blame him? Qui in Italia abbiamo già i nostri scandali, ma questa storia sembra davvero uscita da un film!

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